16 morti, tutti immigrati, forse serviranno a far muovere governo, autorità provinciali e regionali, non solo politiche, per tentare di mettere fine al caporalato e imprenditori agricoli schiavisti. Una condizione di inci viltà che accosta l’Italia, a quella che fu la Svizzera, per i migranti connazionali, negli anni ’50 e ’60, del secolo scorso. Una vergogna che, l’esecutivo di Giuseppe Conte non poteva ignorare, così come il ministro del l’Interno Salvini, prefetto di Foggia, governatore della Puglia Emiliano e sindaci di vari comuni. Cioè tutti sapevano, comprese le forze dell’ordine che, solitamente sono informatissime ma del caporalato, schiavi smo e baraccopoli nessuno… sapeva nulla. Tutti sono caduti… dalle nuvole! Vergogna doppia quella di essere andati a Foggia, dal premier al vice Salvini, per dire l’incredibile:” Aiutiamoci reciprocamente”, ” Il no stro governo è contro l’immigrazione clandestina e vuole farla finita con l’illegalità”. Parole, parole parole che vengono dette, da decenni. Come lotta senza quartiere alle mafie e all’illegalità, anche politica, diffusa dal Nord al Sud della Nazione. La verità non è quella che oggi hanno raccontato i governanti che hanno ripetuto, quello che tanti altri premier o ministri, hanno propinato all’opinione pubblica, ogni qual volta è accaduto qualcosa che riguardava i disperati, che si fanno sfruttare per cercare di sopravvivere, ad una società profondamente ingiusta. In questo calderone, di generale malcostume, vanno messi anche i proprietari terrieri che non sono affatto giustificabili, così come non lo sono i sindacati assenti, in una lotta che li avrebbe dovuti vedere davanti a tutti gli schiavi, che lavorano in condizioni disumane. Il premier Conte ha pro messo interventi immediati così come Salvini. Il Prefetto riferirà e il Procuratore della Repubblica di Foggia, Ludovico Vaccaro, si è svegliato solo dopo 16 morti, tutti braccianti agricoli africani. Suvvia, nessuno può prendere in giro il popolo, com’è sempre avvenuto, negli anni andati. Questo, attualmente in carica, si dichiara il governo del cambiamento? Bene lo dimostri con un repulisti generale e aprendo la carceri, non già soltanto ai caporali ma anche a chi li paga, per svolgere un lavoro da aguzzini, per guadagnare molto di più del giusto, senza nessuna preoccupazione della dignità umana. I braccianti africani sono uomini come noi e come tali vanno rispettati.