Il Capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, nel consueto incontro con la stampa ha fornito i dati relativi all’andamento dell’epidemia del Covid – 19. Dati che sembrerebbero miglio, se riferiti a quelli di ieri, ma da prendere con le pinze, come ha tenuto a precisare Franco Locatelli Presidente del Consiglio superiore di Sanità. Cioè dati da prendere per quelli che sono senza facili entusiasmi e nè come segni tangibili che stiamo venendo fuori dal tunnel. Niente di tutto questo – è stato detto con estrema chiarezza – dobbiamo continuare a proseguire sulla strada attuale: rimanere in casa, non avere incontri con nessuno e seguire le norme igieniche più volte ripetute e sul sito del ministero della Salute. I deceduti sono nel totale 5.476 cioè 651 in più nelle ultime 24 ore mentre quelli di ieri avevano toccato il top di 793 sempre nelle 24 ore precedenti. I guariti 7.024 cioè 952 nelle ultime 24 ore, quindi 9 in più del giorno precedente. I malati in terapia intensiva 3009 quindi 142 in più di ieri. Dei 46.638 malati: 19. 846 sono ricoverati con sintomi – ha proseguito Borrelli – mentre 23.283 sono in isolamento domiciliare e non devono uscire per nessuna ragione. I malati complessivamente sono 46.638 con un incremento rispetto a ieri di 3.957 mentre tra venerdì e sabato erano stati 4.821. Il numero totale – ha concluso Borrelli – tra contagiati, guariti e deceduti ha raggiunto quota 59,136. Certamente una situazione da non entusiasmare nessuno. Per numero di decessi l’Italia è prima nel mondo il che dimostra chiaramente che la sanità pubblica, al di là dell’enorme sforzo che ha fatto e sta facendo, con personale medico e infermieristico, non era preparato ad un’epidemia di questa portata. Così come appare molto importante sottolineare l’aiuto solidale che è giunto dalla Cina, da Cuba e Russia. E non può essere sottovalutato nemmeno la disponibilità chiesta dal ministero della Sanità ai nostri medici di rendersi disponibili, per il momento l’appello era per soli 300 e la risposta è stata di 7.500. Fatti importanti stanno accadendo in un Paese che sembrava, tra le tante urla dei politici, destinato al peggio ed invece, contro il coronavirus nei condomini, alle finestre ed ora anche in TV si canta l’inno nazionale, si espone la bandiera tricolore, si resta in casa in gran parte e si espongono cartelli, i più svariati, con la scritta “insiemecelafacciamo”. Ecco i veri valori che purtroppo non trovano, sufficiente riscontro tra i politici: anche loro dovrebbero affermare, senza distinzione di appartenenza “tuttinsiemepersuperarecovidsfidesuccessive”. Chi insiste nel dividere e, nel cercare di emergere, sappia che il popolo italiano, davanti a difficoltà così gravi, sta cambiando in meglio e saprà giudicare chi sdegnosamente oggi è al timone in mano.
Mondo – Il flagello continua. Contagiati 303 mila, vittime 13 mila e i guariti 91 mila
Il mondo trema davanti al coronavirus che continua a diffondersi in tutti i Paesi. I dati della Johns Hopkins University, aggiornati a circa 12 ore fa, forniscono un quadro poco rassicurante. I dati si riferiscono a chi ha fatto ricorso alla sani tà pubblica, ma non pochi esperti nutrono la convinzione che, dovunque sono avvenuti decessi in casa, che nessuno conosce. I contagiati nel mondo sono 303.001, le vittime circa 13.000 e i guariti 91 mila. I Paesi che hanno accusato i mag giori casi di contagio nell’ordine sono Cina, Italia e Spagna. Invece chi ha subito i maggiori decessi: Italia, Cina e Spagna. L’Italia ne ha denunciati 4.032, la Cina 3.200, La Spagna 1.720 con 28. mila contagi. Gli Stati Uniti hanno accertato 25 mila contagi con 285 morti. Il Regno Unito, dopo le tante perplessità del Premier sul da farsi, ha 5 mila contagi, 233 decessi, 65 guarigioni compresi tra i 41 e i 94 anni. In Cina si sono verificati 40 contagi, nella provincia meridionale di Guangdong. che i sanitari attribuiscono al rientro di un cittadino infetto. Nessun caso, per il terzo giorno consecutivo a Wuhan, dove l’attenzione delle autorità sanitarie cinesi è massima visto che, da quella città, è iniziato il contagio nel mondo. In Giappone i contagiati sono 1055 ma non sono noti i decessi mentre in India, dove è scattato il coprifuoco per 14 ore al giorno, sono state chiuse tutte le attività e con i cittadini rigorosamente in casi: i contagi 315. In Francia, I deputati dell”Assemblea nazionale, in numero ridotto e durante la trascorsa notte, hanno approvato il progetto di legge per affrontare l’epidemia che ha validità per due mesi, adottate misure economiche per il sostegno alle imprese e rinviato, sine die, il secondo turno delle amministrative. Questo il quadro fornito e non c’è da stare allegri visto che i contagi continuano, unitamente ad una mortalità che, i sanitari di tutto il mondo fanno risalire all’età avanzata delle vittime e per effetto di malattie pregresse. Ma le percentuali, studiate nazione per nazione, confermano solo in parte questa tesi. La verità vera è che i laboratori nel mondo, stanno cercando la soluzione a questo flagello e che, virologi e ricercatori, non riescono a trovare il vaccino o antidoto di altro tipo e c’è, chi comincia ad ammettere che molto probabilmente, il coronavirus possa aver subito altri mutamenti. Intanto “noirestiamoincasa” : non abbiamo altra scelta e non c’è posto sicuro dove il contagio è impossibile.
Roma – Salvini a Mattarella:” Inascoltati a lei le nostre proposte”. Leyen:”L’Italia conti sull’UE”
L’opposizione di centrodestra reagisce, interessando il Capo dello Stato, davanti alla coalizione di governo che non risponde, alle loro proposte. Una prassi inusitata: è più che noto che il Presidente Mattarella non interviene in vicende politiche tra i partiti. Ma, il leader della Lega Salvini, cerca visibilità, in un momento così delicato, così come La Meloni per FdI e Berlusconi per FI. Il leader della Lega, ha così deciso, di interessare direttamente il Colle:” Visto che altri non ci ascoltano noi proponiamo, cinque punti, che riteniamo fondamentali, per il Paese”. Ecco quali sono:” Per l’epidemia del coronavirus chiudere tutte le attività non vitali; obbligare il governo a fornire mascherine, camici, materiale sanitario agli operatori: medici e infermieri in trincea, personale che lamenta la mancanza, di quanto necessario, per proteggersi dai contagi; pace fiscale che duri un anno per dare la possibilità, a quanti devono pagare, tasse e contributi vari, di avere il tempo, terminato questo orribile periodo dell’epidemia, di far ripartire le aziende; riaprire il Parlamento ed infine svegliare, l’Unione Europea che dorme, e si sveglia solo quando deve incassare”. Intanto la Presidente della Commissione Von der Leyen è disposta a sospendere, il Patto di Stabilità e mettere a disposizione dell’Italia un pacchetto, definito fortissimo, che si completa con la nuova potenza di fuoco annunciata dalla Bce secondo l’intervista al Corsera, rilasciata dalla presidente Lagarde. La Leyen ha precisato, inoltre, che la Commissione concederà la massima flessibilità e che “…il governo italiano potrà immettere, nella sua economia tutto il denaro che serve, per il rilancio. Il vincolo sul debito – ha proseguito la Presidente della Commissione – non avrà alcun valore in questa fase”. Inoltre la Leyen ha anche affermato che la Commissione sta esaminando, l’opzione del coronavirus – Bond e, altre proposte, ed ha escluso, nel modo più assoluto, il pericolo di un’Europa divisa,”… un’illusione perchè non ci saranno divisioni”. Dai partiti della maggioranza, queste aperture, sono state valutate molto positivamente, per le prospettive che vengono aperte per superare la grave crisi determinata dall’epidemia che, tra l’altro va detto, ha colpito la parte più produttiva del Paese. Dal canto suo, il Fondo monetario internazionale, prevede che il Pil dell’Italia si attesterà a meno 0,6%, il debito sali rà al 137% del Pil e il deficit al 2,6%. Inoltre il Fmi considera possibile, il rischio di un conflitto, tra debito sovrano e banche. Il linguaggio tecnicamente asciutto, continua senza considerare che le vicende legate alla Pandemia, sta mettendo a tappeto anche le economie forti a livello mondiale e che, non poteva che incidere negativamente, anche su quello italiano, come di tanti altri Paesi europei. Ci sarà una verifica da fare, dopo che la Pandemia sarà sconfitta, a partire proprio dagli attuali vincoli economici, che si riferiscono a schemi, per la maggior parte superati. La dimostrazione sta nella solidarietà che si sta sviluppando tra nazioni che, politicamente su posizioni molto diverse, hanno dato luogo a sviluppi concretamente molto interessanti. Ma questo è un capitolo della storia dell’economia da riscrivere nell’immediato futuro, quando cioè, i blocchi di Paesi o nazioni singole, dovranno affrontare la ripresa. Gli economisti, più quotati prevedono cambiamenti molto interessanti. Ma oggi è molto prematuro parlarne i cambiamenti non sono maturi.