Il leader di Italia viva, Renzi, ha rilasciato una serie di dichiarazioni che sembrano segnali, ben precisi, per l’attuale maggioranza di cui, la sua componente politica è parte sostanziale. ” Non vedo all’orizzonte un cambio di governo, c’è un premier che gode della fiducia del Parlamento e un rimpasto sarebbe un errore, una mossa sbagliata e che appartiene, più al passato che al presente. Ma su Dap e scuola se Conte si fosse fidato di noi avrebbe avuto meno problemi. Sono d’accordo con quanto illustrato, ieri dal Premier, al 95% e sono convinto che la legislatura terminerà nel 2023. Ma, per raggiungere questo obiettivo, occorre cambiare le regole del gioco, con una leadership consolidata dal voto diretto. Il nostro voto sul caso del ministro alla Giustizia Bonafede – ha proseguito Renzi – ci è costato. Ma la politica non è vendetta: non abbiamo salvato il soldato Ryan”. Segnali chiari ok Conte sta andando avanti, ma deve ascoltare di più gli alleati di governo. Certo la sua leadership, sarebbe molto più forte, se confortata dal voto del corpo elettorale ed infine, il leader di Iv, ha voluto rammentare al ministro Bonafede e al M5S che, sulla riforma della Giustizia e sui tempi della prescrizione si attende la disponibilità a cambiare l’impostazione, esposta dal ministro per la Giustizia, mesi fa come irrinunciabile . Il nuovo clima che si è creato dovrà dare i suoi frutti e deve essere, il M5S e Bonafede, a preparare riforme accettabili per evitare di tornare, ad un muro contro muro, che non sarebbe utile a nessuno. A margine della ricerca di un nuovo clima, più conciliante nel mondo politico, è intervenuto il segretario del Pd. In una intervista rilasciata al Corriere della Sera. Zingaretti ha sostenuto che ha gradito, le ultime uscite di Berlusconi. ” Sono parole – ha detto – importanti per un’auspicio di un clima più sereno, dove si parla di politica e non, di contrapposizione preconcetta, alimentata da vecchi rancori che allontanano soluzioni che, da punti di vista diversi, possono trovare auspicabili convergenze. Zingaretti, ha rammentato che siamo in una fase post endemica che impegna tutti a dare protezioni e sicurezza agli italiani. Il leader del Carroccio – ha soggiunto il segretario del Pd – Salvini sta scegliendo la strada più facile: cavalcare i problemi delle persone e non quella più difficile di risolverli”. L’invito appare chiaro: si impegni anche lui a risolvere i grossi problemi che occorre affrontare tutti insieme.
Francoforte – La Bce aumenta gli aiuti per il Covid -19 ed allunga i tempi per i rientri
Las Bce acquisterà titoli relativi alla crisi determinata dal Covid -19 fino a luglio del 2021, e se necessario anche oltre, diversamente da come era stato deciso in precedenza, fino a dicembre, dell’anno in corso. La presidente Lagarde si sta rendendo conto, man mano che passano i giorni, che i ruolo della Bce è determinante per l’equilibrio generale dell’Unione, non solo per l’economia ma anche per la politica. Due realtà, l’una dipendente strettamente dall’altra. La Bce, altro dato importante, non giudicherà che la crisi determinata dal coronavirus sia finita meno.I titoli rilevati con i vari piani saranno rinnovati a scadenza, almeno fino al 2022, e la dotazione Pepp sale dai 600 miliardi fino a 1.350. Anche per i tassi la Bce si sta muovendo bene: per operazioni di riferimento saranno “0”, per il rifinanziamento saranno dello 0,25% ed infine, sulle marginali e depositi, si pagherà lo 0,50%. Davanti a queste notizie lo spread è immediatamente sceso fino a 175 punti. Sulle decisioni della Bce è intervenuto, il Premier Conte, che ha fatto delle considerazioni. La crisi del Covid – 19 ha determinato un ritorno del Pil all’anno 2000. Per questa ragione è diventato un dovere di tutti, uno sforzo corale, per risalire la china. Inoltre – ha aggiunto – il Presidente del Consiglio è necessario, un drastico taglio alla burocrazia ed introdurre una riforma fiscale più equa ed efficiente, per far pagare il giusto a tutti. Inoltre Conte ha annunciato che sono in arrivo progetti ad hoc. Per poi annunciare, la convocazione degli Stati Generali dell’economia, con le forze produttive ed economiche per discutere ed affrontare il nostro recovery Plan. Il Premier sembra lanciato in una serie di operazioni dove trovino spazio per, investimenti pubblici e privati, oltre a quelli finanziati dall’Unione Europe. Una operazione che potrebbe riuscire, considerati i depositi bancari in netto aumento. Certo lo Stato dovrebbe trovare la possibilità di garantire al privato e alle multinazionali, investimenti certi e guadagni superiori a quelli offerti, oggi dai mercati, in un clima sindacale sereno nella stesura dei contratti. Operazione che dovrebbe iniziare, con il pagamento della cassa integrazione guadagni puntualmente per quanti, ai circa 500 mila lavoratori, hanno parso il posto di lavoro e non hanno più reddito per le loro famiglie. Mettere insieme tutti questi tasselli decisivi, appare ovvio, sia necessario che l’Unione Europea versi, il denaro concordato con celerità e che, gli istituti bancari, con la garanzia dello Stato, non facciano mancare l’ossigeno a soluzioni che hanno una sola alternativa: le proteste in piazza e le conseguenti difficoltà della politica.
Roma 4 giugno la vera ripartenza. Nessuna vittima in 12 regioni
321 casi, 71 vittime, nessun decesso in 12 regioni. Il ministro Speranza:” La guerra non è vinta ed occorre molta prudenza: dobbiamo continuare a convivere con il virus che c’è ma che siamo riusciti ad evitarlo seguendo alcuni consigli che si sono rivelati molto utili. Arcuri va oltre faremo 90 mila tamponi ogni giorno. La situazione generale è nettamente migliorata salgono i guariti così i decessi hanno avuto un incremento già stimato in precedenza, per le condizioni precedenti dei pazienti. Calano i pazienti in terapia intensiva e scendono i positivi. Ma fatto mai accaduto in precedenza in ben 12 regioni non ci sono stati casi o decessi, così come già anticipato. Intanto sono cadute le barriere regionali si è potuto viaggiare lungo tutto il territorio nazionale e per moltissimi è stato un avvenimento: non vedevano i genitori o i figli da mesi. Una liberazione ma sempre con prudenza: in luoghi chiusi con la mascherina, in macchina non con sconosciuti e in treno, aereo e autobus con la mascherina protettiva. Si può dire che gli italiani sono stati molto osservanti, non solo per lo stretto controllo agli snodi ferroviari, aeroportuali e autolinee dove la forza pubblica c’era, ma per gli stessi cittadi ni che hanno invitato, chi era fuori norma, a dotarsi del necessario. Una prima giornata positiva che non è sufficiente, m non è impossibile attenersi alle raccomandazioni di lavarsi le mani, con una certa continuità, indossare i guanti per entrar in locale e indossare la mascherina, sempre meno ingombrante e più comoda da indossare. Così come il mantenere le distanze di sicurezza segnate ovunque sui mezzi di trasporto o davanti a locali dove si deve attendere il proprio turno senza assembramenti. Ma occorre proseguire così: prudenza ed evitare di violare le norme, rammentando sempre che il Covid – 19 c’è ed è in mezzo a noi ma si può neutralizzare con le norme che ormai conoscono a memoria anchei bambini. Gli amministratori di Puglia e Sicilia hanno chiesto, una volta arrivati nelle due regioni, di segnalare la loro presenza: una forma di protezione utile per chi è giunto ed anche per i residenti. Le autorità sanitarie sanno dove sono e se necessario un controllo della loro salute si farà ma senza invadenza. Auguriamoci tutti che a questa giornata se seguano altre e non si può mancar di raccomandare ai Batman in circolazione, di evitare di danneggiare se stessi e gli altri.