La celebrazione del 74 esimo della fondazione della Repubblica rimarrà nella storia per una serie di eccezioni. Questa mattina all’altare della Patria, per deporre la corona d’alloro al Milite Ignoto. sono saliti il Presidente Mattarella e il Presi dente del Consiglio Conte. Presenti i presidenti di Senato a Camera Casellati e Fico e e la presidente della Corte Costituzionale Cartabia. Non c’è stata la parata militare, lungo la via dei Fori Imperiali e, nessun’altra celebrazione organizzata dallo Stato o dal governo. Ieri sera nei giardini del Quirinale si è tenuto un concerto, per soli archi, in memoria dei tanti decessi avvenuti per l’infezione del coronavirus. Un concerto che ha dato la possibilità, al Presidente, di rammentare quanti hanno affrontato la terribile epidemia con abnegazione, con coraggio, per salvare gli infettati. Va aggiunto e lo facciamo noi, hanno affrontato il pericolo, senza nemmeno il minimo dei ripari necessari, per evitare l’infezione. Medici ed infermieri non sono fuggiti ma fatto il possibile, di salvare i pazienti, mettendo rischio la loro vita. Questa mattina dopo la deposizione della corona all’altare della Patria, il Capo dello Stato è volato a Codogno, accolto con molto calore, proprio in quella località da dove è partita l’infezione che continua a provocare, quotidianamente decessi, anche se in numero sempre più ridotto. Mattarella, una volta rientrato a Roma si è recato, con il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, allo Spallanzani, dove ha potuto esprimere la sua ammirazione per strutture che hanno dimostrato di essere in grado, di affrontare situazioni che si sono sviluppate velocemente, in molte regioni, con particolare riguardo a quelle del Nord. Il Capo dello Stato ha dato un senso a questo ” strano” 2 giugno esaltando l’impegno degli italiani, pronti ad affrontare situazioni molto difficili e con scarsi mezzi a disposizione. Un male che all’inizio, era sconosciuto e che proprio all’Istituto Spallanzani, è stato isolato tanto che è stato possibile, combatterlo meglio. Inoltre Mattarella ha inviato un messaggio ai prefetti, con l’Italia chi si avvia alla ripresa, dopo l’ondata del Covid – 19. Il Presidente ha raccomandato ai prefetti di impegnarsi, per essere veri punti di riferimento sia, per le istituzioni e sia per i singoli cittadini. Un 2 giugno che ha assunto un valore diverso: l’unico possibile in un momento carico di incognite come quello attuale. Il centrodestra l’ha pensata diversamente e, questo 2 giugno doveva essere ricordato diversamente. Raduno in Piazza del Popolo con un mega – tricolore. Ed hanno preso la parola Salvini, leader della Lega Per affermare:” Ripartire? Possibile solo con taglio tasse ed eliminazione della burocrazia, capace di bloccare tutto”. La Meloni. leader dei Fratelli d’Italia, ha invece trattato il problema :” Investire risorse per aiutare le imprese e quei cittadini a rischio di povertà”. E Tajani, vice presidente di Forza Italia, si è rivolto al Premier per dire:” Conte ascolti Mattarella”. Poi d’improvviso è stato formato un corteo, che ha imboccato via del Corso, cantando l’inno nazionale. Nessuno si appropri del 2 giugno, così come avvenuto per il 25 Aprile, sarebbe un errore: l’Italia repubblicana è e deve di tutti gli italiani.
Washington – Gli Stati Uniti ad un bivio: o un popolo con stessi diritti o il caos
La situazione negli Stati Uniti peggiora di ora in ora. C’è stato il gesto clamoroso di Trump, molto scortato, che è uscito a piedi dalla Casa Bianca, assediata dai dimostranti, con la Bibbia in mano, per recarsi a Saint John Ediscopal Church. I manifestanti hanno intonato cori e la polizia aveva effettuato una carica. Trump insiste nella sua strategia:” Io sono il vostro Presidente dell’ordine e legalità e un alleato, di tutti i manifestanti, pacifici. Ha richiamato la Costituzione per l’insurrezionation del 1807 ed ha rammentato che lui ha il diritto di schierare l’esercito, per reprimere i disordini o rivolte. La critica è giunta dall’ex vice presidente Biden:” Vuole usarlo contro il popolo”. La realtà è che a New York è stato prolungato di sette giorni il coprifuoco dalle 20 alle 5 del mattino. Ordinanza del sindaco De Blasio per tentare di arginare le proteste sempre più violente. Inoltre De Blasio, ha detto con chiarezza al Presidente, che New York non vuole la Guardia nazionale. Ma Trump calca la mano:” E’ stata una brutta giornata per i fratelli Cuomo New York è stata travolta da criminali di sinistra ed altri tipi di feccia”. Appare evidente che la situazione tende al peggio. A Chicago si lamentano altri due morti. La tensione è altissima e la polizia ha utilizzato anche spray urticante ma, disordini sono avvenuti anche a Dallas, Atlanta, Los Angeles e Buffalo, dove addirittura un’auto lanciata ad una velocità elevata ha investito, un gruppo di agenti, ferendone parecchi. Morti anche ad AIowa nel Kentucky. Quello che preoccupa le autorità è che gli scontri vedono, etnie diverse insieme ai bianchi agire contro la polizia e ci sono persone che scendono in strada armati, persino di arco e frecce. Gli Stati Uniti stanno dimostrando che non è stato fatto nulla per far sentire gli appartenenti a diverse etnie, cittadini americani e quindi trattati, ugualmente, dalla polizia e dalla legge. E la dimostrazione del malcontento si è notato anche quando gli agenti, come più volte fatto dagli sportivi in segno di dissenso, si sono messi con un ginocchio a terra, mentre veniva suonato l’inno nazionale. Negli Stati Uniti, questa è l’impressione generale, deve cambiare pagina e preoccuparsi di come amalgamare, popoli tanto diversi tra loro, tra i quali chiaramente, si inseriscono facilmente, specialmente in queste situazioni, delinquenti comuni e saccheggiatori.
Milano – Il Prof. Zangrillo ed altri luminari:” Il nuovo coronavirus non c’è più”. Attese conferme
La notizia diffusa, questa mattina, dal direttore del San Raffaele di Milano, prof Zangrillo è passata alla velocità di una scheggia, per la notorietà e la preparazione, del professionista. “Clinicamente – ha affermato il professore – il nuovo coro navirus non esiste più”. Non è fatto di poco conto se si considera che, gli epidemiologici temevano che proprio a maggio e giugno, si sarebbe potuta provocare una nuova ondata di infezione da Covid – 19, con chissà quanti ricoveri, in terapia intensiva. La notizia è stata confermata anche da un’altro luminare, il professore Clemente, dell’Università di virologia e Salute del San Raffaele. “In realtà sostiene – il prof. Clemente – il virus dal punto di vista clinico non esiste più”. E da Atlanta il Prof. Mory, della locale Università americana, ha sostenuto, durante una dichiarazione alla stampa che:” ll virus ha perso la potenza di fuoco che aveva spaventato il mondo”. Zangrillo, a sua volta ha aggiunto,” La carica virale dei tamponi degli ultimi 10 giorni dimostrano che, dal punto di vista quantitativo, l’infezione è ridotta a livelli infinitesimali”. Chi ha rilasciato questi pareri sono tutti, di elevata qualità professionale impegnati, in prima persona a cerare di salvare vite umane, nell’affrontare il coronavirus, che, oltre a determinare un’enorme quantità di decessi ha anche sconvolto, il mondo economico. Ai governanti, sia pure con tante perplessità ed impreparazione, non è rimasto altro che seguire la via italiana di chiudere tutte le attività. Lo scopo più che palese era di salvare vite umane davanti ad un flagello di un coronavirus, sconosciuto e liberatosi, da un pipistrello, fino al’uomo senza, i soliti noti passaggi direbbero, gli esperti, obbligati. Un virus poi che si può, o si poteva (?) contrarre via aerea e che aveva o ha anche la capacità di sopravvivere su superfici: dall’acciaio al vetro, dalle maniglie delle porte al legno per più giorni. La sanità di tutto il mondo a partire dalla Cina, da dove il coronavirus è partito, era ed è impreparata ad affrontare, situazioni di questa entità e violenza. Chi ha accolto la notizia, diciamolo “liberatoria”, ma fino ad un certo punto con perplessità i virologi dello Spallanzani di Roma che hanno ascoltato, le varie dichiarazioni dei colleghi ma riservandosi, di effettuare verifiche, indispensabili. Ed infatti oggi – secondo il bollettino della Protezione civile – c’è stato un ulteriore calo dei contagiati, solo 171 casi, il più basso, dal 26 marzo sorso.In sei regioni nessun decesso e nessun contagio. I guariti sono 41.306 più 708 rispetto a ieri. E le vittime, solo 60, nelle ultime 24 ore in tutto le morti sono a quota 34.750. I guariti sono saliti a 158 mila 355 cioè 808 più di ieri. E i nuovi positivi 18 con la Lombardia che guida, questa speciale, e non felice classifica. Rimane un punto interrogativo. La notizia è stata data da luminari che si sono esposti in prima persona a rendere pubblica, una situazione completamente nuovo. Ma non c’è stata, almeno fino a questa sera, nessuna conferma sul nuovo virus in declino, dall’ISS e dall’Oms. Appare evidente che si stanno effettuando verifiche su un problema mondiale.