Il governatore della Lombardia, Fontana, in una intervista rilasciata a il Giorno ha parlato, di un clima di odio verso la regione che amministra e contro di lui. Gli attacchi giunti da Roma, dipenderebbero dal fatto che la Lombardia ha valori diversi fondati sulla sussidiarietà, liberismo ed efficientismo. E dopo queste accuse, peraltro molto pesanti, ha annunciato che il reparto ospedaliero, altamente specializzato, realizzato nel grande edificio dell’ Expo sarà ulteriormente potenziato, con altri 200 posti di terapia intensiva. Fontana non è nuovo a queste prese di posizione estreme. Certamente i decessi sono una cosa ed un’altra un’organizzazione sanitaria, aggredita dal coronavirus, sconosciuto che sta mettendo a soqquadro, tutti i sistemi sanitari dalla Cina, alla Russia per non parlare degli Stati Uniti o dell’Europa. Ma il governatore della Lombardia non può, negare a se stesso, non tanto il numero dei decessi o infettati, che continuano a far guadagnare primati, non invidiabili, alla sua regione. Ma non può negare nemmeno che i suoi amministrati, sia prima e sia dopo il picco, non segue le norme per evitare altri contagi. E non è affatto un caso che il sindaco di Milano Sala ha dovuto, più volte intervenire, intervenire più volte e minacciare di richiudere tutto per la mancata osservanza di quel minimo di prudenza per evitare che la situazione possa tornare alla fase uno. O peggio che, al termine della prossima settimana, si debbano disegnare delle nuove zone rosse. No Presidente Fontana sono i suoi amministrati che non osservano le norme dettate dall’ISS per salvaguardare tutti dai contagi e per poter diffondere, notizie positive, per salvare il salvabile della stagione turistica. Non ci sarebbe motivo di odio verso la Lombardia, dove in tantissimi e non solo italiani, trovano una sanità al top della preparazione e non ci sarebbe motivo, di odiare lun governatore, che cerca di far funzionare le cose al meglio. Si tolga dalla testa queste idee che non hanno senso, mai come in questa situazione l’Italia non può avere, tempo di discriminare nessuno . Oggi dobbiamo lavorare, tanto e di più, per poter risalire un crollo economico pesantissimo. Dividerci significa affondare tutti insieme in un baratro senza fine.
Mondo – Cina senza decessi, Stati Uniti a circa 100 mila. In Italia situazione migliora
In Cina nessun contagio. La notizia è stata data durante l’apertura del Congresso del Popolo. E, come accade sempre, sono stati celebrati i grandi successi ottenuti, nella lotta contro il coronavirus che minacciava di espandersi oltre il foco laio iniziale. Forniti i dati da quando sono stati iniziati, la raccolta dei dati, dalle autorità sanitarie di Pechino. Il bilancio, così come presentato, avrebbe contato soltanto 4.634 vittime, un numero molto al di sotto, dei decessi dichiarati da Paesi molto più piccoli della Cina. I dubbi sulla veridicità dei dati, sono più che legittimi e, non potrebbe essere diversamente. Negli Stati Uniti i decessi, ad oggi, sono 96.001 e 1.260 solo nelle ultime ore. I Contagi hanno raggiunto 1 milione e 600 mila. Lo Stato di New York rimane l’epicentro di questo dramma di questo Covid – 19 che, con immutata forza, prosegue a lasciare alla sue spalle una scia di morti, negli Usa, molto vicina ai 100 mila. Davvero tantissimi da rendere, complicatissima persino la sepoltura, nonostante le fosse comuni preparate, da mezzi meccanici, nei parchi cittadini.Una vera strage se si considera che nelle ultime ore i contagi sarebbero stati ben 10 mila. In Russia i contagiati sarebbero 335 mila ed i decessi 3.388. Ed infine c’è il Brasile dove i morti sono arrivati, velocemente a 21.048, ed i contagiati 330.890. In Italia, dati dati forniti dalla Protezione civile, i malati di coronavirus sono 57.752 meno 1.570 da ieri ad oggi. I guariti salgono a 138.840 con un incremento, nelle ultime 24 ore, di 2.120 unità. I decessi 119 e quindi nel totale 32,735. Continua il calo dei pazienti in terapia intensiva: oggi 572 cioè 23 in meno dalle ultime ore. I cvontagi sono saliti a 229.327 dato che comprende: i positivi, le vittime e i guariti. La situazione in Italia viene considerata positivamente, dalle autorità sanitarie e politiche, che insistono per ottenere, un rigoroso rispetto delle norme necessarie per ulteriori miglioramenti, ma sarà possibile valutare la situazione, complessivamente, soltanto alla fine della prossima settimana, quando si avranno i dati regione per regione.
Roma – Confcommercio – Swg: ” Negozianti in perdita pochi gli acquisti. Paura del Virus”
Gli italiani non si sentono al sicuro e ne ha sofferto, la riapertura delle attività commerciali, secondo un sondaggio effettuato dalla Confcommercio e dalla Swg. Il 72% delle imprese ha riaperto ma solo il 29% degli italiani ha fatto acquisti. Forse oggi, sabato pomeriggio ci sarà più disponibilità, durante le ore del passeggio. Il 60% di chi ha riaperto ha dichiarato che ha lavorato in perdita ,o quasi e, il 37% segnala vendite più che dimezzate. Molto peggio è andata per pizzerie e ristoranti. Dal sondaggio è anche risultato, dato confermato dalla CGIA, che in tre mesi sono state perse undicimila aziende e, senza aiuti concreti, a breve saranno 100 mila. La realtà che stiamo convivendo, con il Covid – 19 e non è un invito a fare acquisti, anche per l’estate ormai prossima. Non c’è certezza di nessun tipo: non esiste quella di un’estate, normale o quasi, e non c’è certezza economica: chi oggi ha una paga domani potrebbe perderla. Non ci sono le condizioni per alimentare un mercato vivace in vista di un periodo di vacanza, al mare, in montagna o in viaggio in Italia o all’estero. Tutto è basato su dichiarazioni contraddittorie: c’è chi propone addirittura dei ” corridoi” turistici dai quali non si potrebbe uscire. La realtà di un Covid – 19, in agguato, non è un problema di poco conto e basta vedere come si stanno riorganizzando i titolari delle attività turistiche per comprendere le difficoltà di affrontare, questa inedita situazione, semmai con un pò di entusiasmo. Nelle famiglie se ne discute ed anche i giovani, nella stragrande maggioranza, non appaiono entusiasti di allontanarsi dal luogo di residenza e dalla stessa famiglia. Sul capo di ognuno di noi ,fatte rare eccezioni, c’è un pericolo che ci accompagnerà, per un periodo non quantificabile. Questo virus è riuscito a bloccare ogni iniziativa ed entusiasmo. Non si crede che la situazione attuale, possa variare nell’arco di un tempo molto breve. Le malattie hanno sempre spaventato l’uomo ma questo coronavirus è anche letale. In una situazione del genere sono davvero una minoranza quella che pensa di spostarsi e viaggiare. Allo stato delle cose preferisce attendere ed il punto è questo per quanto tempo? Fino alla vaccinazione? Diciamolo questo è un tempo molto difficile per tutte le popolazioni del mondo.