Bruxelles – L’Eurogruppo:” Sufficienti gli stanziamenti”. Salvini, Meloni:” Conte senza bond”

Svolta all’Eurogruppo per gli stanziamenti per far fronte ai guasti provocato dal Covid – 19. Il vice presidente della Commissione, Dombrovskis ha confermato che stanno studiando misure interattive, tra bilancio UE e quelle previste e definite recovery. Il lavoro definitivo finirà, al Consiglio dell’UE, convocato per il 23 aprile. La Presidente della Commissione von der Leyen, ha dettto:” E’ cruciale il risultato dell’eurogruppo” e il ministro all’Economia Gualtieri è soddisfatto, di questo promo round, anche per l’accordo sui 500 miliardi disponibili subito. La Leyen ha insistito sul concetto che è alla base della sua nomina:” Assicurare benessere agli europei, per riportar l’Unione ad una crescita basata sulla green digitale. Lo stanziamento, così cospicuo è necessario per fare da scudo ai Paesi dell’Unione e con questo pacchetto, senza precedenti, ci assicuriamo una difesa da questa crisi”. Secondo il ministro Gualtieri con Bond, Fondi Bei, Shure e Mes “depurato”, si possono raggiungere i 1000 e i 1500 miliardi, con l’utilizzo di titoli comuni. Chiaramente il lavoro non è terminato ed ha ancora bisogno di essere limato. Ovviamente, una volta che il centrodestra è tornato all’opposizione, per non aver trovato varchi per essere ascoltati dalla coalizione, per ragioni ideologiche e per politiche impostate su basi diverse hanno sparato a zero sull’accordo dell’Eurogruppo. Il leader della Lega Salvini ha rilevato che non ci sono, nel lavoro dell’eurogruppo, i Bond tanto richiesti da Conte ma c’è il Mes, il che è tutto dire, e non ha mancato di tornare a rammentare agli italiani che, dal 1989 abbiamo versato all’Unione Europea 140 miliardi di euro per averne, in prestito 35, insomma saremmo nelle mani di uno strozzinaggio autorizzato. Salvini, inoltre, a commento delle dichiarazioni euforiche di Gualtieri, ha preannunciato la presentazione di un voto di sfiducia nei confronti del ministro per l’Economia. Anche la Meloni, leader dei FdI ha duramente attaccato il governo che, non viene ascoltato a Bruxelles, mentre la situazione nel Paese precipita verso una crisi dalla quale questo governo, non riuscirà a venire fuori. L’UE – sostiene la Meloni – deve e può fare molto di più se non si trova interlocutori deboli come quelli della coalizione M5S, Pd, LeU.

Bruxelles – L’Eurogruppo avrebbe approvato eurobond e altri interventi economici molto forti

Fonti diplomatiche europee hanno confermato, con non poca confusione, che l’Eurogruppo è terminato con un accordo volto, non solo ad affrontare le gravi conseguenze della Pandemia Covid – 19, ma anche per un rilancio dell’economia degli Stati. La cancelliera Merkel, ha parlato con il Premier Conte ed ha precisato  tre strumenti disponibili, con molti miliardi a disposizione:” Mes, ampliamento della Bei  e programma Sure”. Da quello che si sa della conversazione non si fa cenno ai bond europei, fortemente contrastati dall’Olanda, che non avrebbe fatto nessn passo indietro. Se questa notizia corrisponde esattamente alla conversazione, della Cancelliera con il Premier Conte, la situazione non sarebbe cambiata per andare incontro alle richieste di Italia e Francia. Ma, il Commissario Gentiloni, ha dichiarato:” L’Unione Europea è solidarietà: Sul tavolo dell’eurogruppo ci sono i bond europei, tolte le tante condizioni per accedere al Mes, sostegno massiccio al sistema sanitario, alla cassa integrazione, liquidità alle imprese e Fondo massiccio per la rinascita”. L’agenzia di stampa, vicina al governo olandese ha confermato che la linea intransigente è  mantenuta, come non poteva avvenire in quanto, il Parlamento del Paesi Bassi, aveva approvato due mozioni, vincolando il ministro, al no bond europeo e a non toccare, ma anzi appesantendo le condizioni del Mes. E’ quindi possibile che l’Eurogruppo abbia approvato, la nuova normativa a maggioranza ed ora, il provvedimento, con la Germania schierata per la solidarietà, andrà al Parlamento europeo per l’approvazione. Ed infatti, questa tesi è confermata dall’intervento del ministro all’Economia Gualtieri che ha soggiunto, dopo la nota ufficiale delle fonti diplomatiche:” Ci batteremo per far vincere l’Unione Europea che vivrà, se ci sarà solidarietà, mentre si sfalderà se mancherà questo indispensabile collante. Una Unione non può sopravvivere soltanto intorno ad una moneta. Ci sono valori che vanno molto al di là di una situazione durata già troppo tempo”. Comunque date le notizie contrastanti il condizionale è d’obbligo.

Roma – In casa fino al 2 maggio. Il Covid – 19 potrebbe ripartire. Borrelli:” Dati buoni”

Da fonti qualificate, raccolte dai colleghi che lavorano per l’Agenzia Ansa, il governo è orientato a prolungare, di 14 giorni l’isolamento con un altro Dpcm, con scadenza  2 maggio. L’esecutivo ha tenuto nella giusta considerazione, le motivazioni e le preoccupazioni degli scienziati, sia dell’Istituto Superiore di Sanita e sia dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Il pericolo è di tornare indietro, nella lotta al coronavirus, per la quantità di infetti in circolazione, non consente sortite. Dopo tanti sacrifici, il pericolo di ricominciare al sovraffollamento delle terapie intensive e degli ospedali, sconsiglia di riaprire una pagina che va chiusa, con il minore rischio possibile. Dopo Pasqua, cioè da martedì prossimo forse sarà autorizzata la riapertura, di alcune piccole attività della filiera, agroalimentare e sanitaria, osservando le norme sul distanziamento per contenere il virus. Intanto c’è stato il record dei guariti nelle ultime 24 ore: oltre 2000, ma ci sono stati 1.200 nuovi casi e 542 decessi. Dal canto suo Borrelli, ha svolto il suo compito di fare il punto della situazione, prima di volare a Milano, per un’importante riunione in Regione. I positivi sono 95.262 con un incremento di 1.1595 unità, quindi meno 99, di quelli contati ieri. Il 66% è a casa in isolamento e sono 63.084. i guariti 2099 oggi è nel totale 26.491. i decessi 542, nel totale ben 17.669. Borrelli, ha anche precisato  che negli ultimi 10 giorni, dall’inizio dell’epidemia, i nuovi contagi sono sta ti 3.836.  La sanità ha e sta trattando 139.422 unità nella loro totalità: compresi attuali positivi, guariti e deceduti e che il denaro giunto, alla Protezione civile, per donazioni volontarie è pari a 113 milioni. La notizia più triste  è che, i medici di famiglia e un oncologo, deceduti sono stati 103, dato fornito dalla Federazione degli ordini dei medici. E che il personale sanitario infettato ha raggiunto quota  13.522, un numero elevatissimo, che poteva essere evitato se, sin dall’inizio dell’Epidemia le Asl avessero fornito, indumenti e quanto altro necessario a chi era chiamato a stare in trincea, senza le indispensabili precauzioni. Giusta la rabbia e il malcontento tra questo personale, che non è fuggito ma ha combattuto, per cercare di far guarire i malati, trascurando o ignorando i rischi. Oggi è troppo facile dire, a medici e infermieri:” Siete degli eroi” o ” Siete i nostri angeli”. Si tratta di grossi problemi che vanno affrontati, in una sanità che ha mostrato carenze terribili, nell’affrontare casi come il coronavirus, che se ci fosse stata, un’organizzazione centralizzata e preparata, si sarebbero evitate tante morti e tantissimi contagi. Un discorso che si accenna soltanto, senza entrare nel merito della sanità privata, che pompa denaro dallo Stato e che ha dimostrato di non essere di alcun aiuto, non per l’epidemia, ma per una sanità accettabile, di micro interventi, per alleggerire, sia pure di poco,  le stracariche corsie ospedaliere, svuotate di corsa, per rimandare a casa chi non aveva urgenze. E non passi nemmeno la storia delle RSA che hanno responsabilità enormi. Strutture pseudo assistenziali, costose e per la maggior parte inaffidabili, per assistere pazienti molto avanti con l’età, che meriterebbero molto di più. Questa guerra al Covid – 19 ha scoperchiato una situazione purulenta più volte denunciata, dagli stessi operatori, i cui titolari, hanno finito per zittirli con minaccia di licenziamento e pagando stipendi molto al disotto degli scatti di anziani, straordinari ed altro. No, quets sanità la sanità va riformata e cambiato  il rapporto pubblico privato. Un  cambiamento necessario, come ampiamente dimostrato, per risparmiare una montagna di denaro oggi regalato. Si farà quello che appare giusto? Slo se la politica rimarrà fuori dalla porta del mondo della sanità.