Roma – Al Sacco isolato virus italiano. No Borrelli – Sanità. Conte? Lasci: sbagli macro

La risposta al Premier Conte, sulla preparazione della Sanità pubblica in Italia, è arrivata oggi dall’Istituto di Scienze Biomediche “Sacco” di Milano. Il direttore Galli ha reso noto che il team della ricercatrice, Paola Balotta, ha isolato il ceppo italiano del coronavirus, prelevandolo da quattro pazienti del “Codogno”. Questo enorme passo avanti consentirà di trovare, il relativo antidoto o avviarsi verso il vaccino, ma soprattutto sapere, come è avvenuta la trasformazione del virus, in così poco tempo, tanto da essere molto diverso dal precedente. Questa è notizia da conferenza stampa per dimostrare al mondo,  a che livelli altissimi è  la preparazione di ricercatori nel nostro Paese e di come si deve essere cauti nei giudizi, spesso incomprensibili. Vediamo cosa può accadere nell’Italia del terzo millennio. Il Capo della Protezione civile, ottimo tecnico, si dovrebbe occupare del settore, di sua competenza e lasciar perdere la sanità che è tutt’altra cosa, molto più complessa e delicatissima. I comunicati di Borrelli, per non dire le conferenze stampa,  sono ” confezionati” in modo tale da diffondere, paura e preoccupazione, non solo in Italia ma nel mondo. Il Premier Conte lo ha nominato, ed ora provveda ad affidare, con celerità, questo importante settore, ad un competente dal calibro, ma in Italia ne abbiamo tanti, del direttore dello Spallanzani, Ippolito, che sa quello che dice, in relazione anche, agli ottimi risultati conseguiti, da lui e dal personale che lavora con lui. Non si tratta di dire quante case sono crollate per un terremoto, le  famiglie che hanno perso l’abitazione e vanno sistemate o le persone salvate, pur se sepolte dalle macerie. Qui si tratta di altro. Se si afferma, in conferenza stampa, che sono aumentati i contagiati, che non significa malati da ricovero, o si parla di morti, senza dire che erano già con un piede nell’aldilà, si provocano danni incalcolabili all’economia del Paese e si giustifica, l’ isolamento totale dell’Italia dal resto del mondo, come purtroppo sta avvenendo. Possibile che un uomo della caratura di Borrelli non capisca cose così elementari,  per chiunque stia in posti di responsabilità? Possibile che un docente universitario, chiamato a fare il Premier, non comprenda, che fare migliaia di test, non significa che verrà trovato il Covid – 19 ma, e che in tantissimi casi, queste ” analisi” si sono rivelate negative. Perbacco ma è possibile che, una classe politica al governo, porti il Paese fino a farlo precipitare in uno sprofondo,  dal quale sarà difficilissimo uscirne, mentre altri Paesi, pur meno sicuri dell’Italia ma, con gente con il sale in zucca, si limita a dare notizie. sul  Covind – 19, limitandosi a quelle essenziali. A parte quello che afferma Salvini, uomo di opposizione che non vede l’ora, di far andare gli italiani alle urne, c’è anche un Quirinale, sempre molto attento a difendere gli interessi nazionali che, in questo caso appare, molto indeciso tanto da tentennare paurosamente. Qui non si tratta di togliere, Tizio per mettere Caio, a Palazzo Chigi. Operazione ormai inevitabile per tentare di dare un vero segnale di discontinuità. Qui si tratta di difendere, per davvero gli interessi nazionali, da una sanguinosa guerra commerciale che, noi stessi ( sic) abbiamo alimentato, per chiarissima incapacità di sapere quello che, politicamente, era giusto dire. Sappiamo quanti test sono stati fatti in Francia, Germania, Olanda, Spagna ecc? No. Sappiamo con esattezza quanti sono i pazienti, negli ospedali esteri, per il Covid – 19? No. Sappiamo se alcune zone ” rosse” sono state decise? No. Ma Conte, che dalla cattedra è passato ad una condizione completamente diversa, si è invaghito della TV, conosce tutto, emette giudizi non più soltanto sui politici ma ora, anche, sui sanitari e sull’organizzazione della Sanità pubblica. Suvvia, gli enormi danni già provocati non li pagherà Conte, ma li stanno pagando tutti gli italiani, considerati come appestati tanto che, non possono più viaggiare all’estero, dove vengono impacchettati e rispediti a casa. Per non parlare di agricoltura, prodotti di largo consumo o di nicchia, respinti al mittente. Questa situazione ha dei responsabili, con nomi e cognomi, si faccia giustizia, non con i magistrati, ma per giudizi emessi da tutte le categorie produttive. Il Colle non si occupa di politica, verrà detto, ma in questo caso non può mancare di occuparsi degli interessi degli italiani, dell’industria grande, media e piccola, dell’artigianato e dei prodotti alimentari. Mattarella ha fatto benissimo, ad andare in scuole dove c’erano cinesi ed ebrei. Ha fatto bene ad abbracciarli come solo un nonno può fare, commuovendo l’opinione pubblica. Ma ora metta a frutto queste ottime relazioni e trovi chi, a Palazzo Chigi ci vada, anche espressione di identica maggioranza, ma con una qualità irrinunciabile: abbia il sale in zucca.

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