La Commissione ha bocciato la Manovra economica dell’Italia ma ha lasciato, molti ponti percorribili, per evitare di arrivare alla procedura d’infrazione. Punizione estrema, mai applicata, che è una penale, dal 2 al 4% del Pil fino allo stop, dei finanziamenti europei, verso l’Italia. Moscovici ha tenuto a precisare che, la bocciatura era scontata e che l’Italia sapeva benissimo sarebbe giunta, ma non è l’ultima spiaggia. Il governo ha tutto il tempo di ristrutturare la manovra e di renderla compatibile con i Patti. Solo se ci sarà, un netto rifiuto dei consigli elargiti dall’ Ue che poi, altro non sono, che il rispetto delle regole allora il Consiglio dell’Unione assumerà tutte le decisioni del caso. Il Premier Conte, sabato sera sarà a cena con il Presidente della Commissione Juncker, ed anche oggi ha ripetuto che la Manovra non sarà cambiata e che, il suo interlocutore capirà le ragioni che hanno portato l’Italia a decidere di utilizzare il deficit, per evitare un’altra insopportabile recessione. Il Premier Conte, e lo stesso ministro all’Economia Tria, non accettano nemmeno l’opportunità, di ridiscutere la Manovra. Gli economisti, più prestigiosi, al di là delle preoccupazione per l’infrazione, lo spread e problema banche, affacciano la tesi che l’Unione europea non può penaliz zare, la seconda potenza economica dell’Europa, senza nessuna conseguenza. Lo scontro tra Unione e Italia è durissimo ma ci sono forze economiche e politiche al lavoro sia in Italia e sia a Bruxelles per avvicinare la parti. Non sembra, comunque il caso che Salvini ridicolizzi l’Ue, per un problema di questa rilevanza, affermando:” Stiamo aspettando la letterina di Natale”. Non è così ed il vice Premier, pratico solo nell’arte della politica, rischia di indispettire chi deve decidere cosa fare contro la ribellione italiana. Diversa la posizione del Presidente del Consiglio europeo Tajani che, dall’opposizione ma molto pratico di fatti europei, ha dato una dritta al governo: trattare al meglio, cambiare la Manovra, per quanto possibile, evitare lo scontro con l’Unione che altro non sarebbe che un danno per l’Italia e gli italiani.