Genova – Porto terremotato: stop sull’ A 26 di carichi oltre 75 tonnellate!

La follia o la paura è il nuovo “sport” nazionale sulla sicurezza dei viadotti autostradali. Al momento riguarda solo l’A 26, cioè l’autostrada utilizzata per carichi eccezionali, da e per il porto di Genova. La Società Autostrade d’Italia ha comunicato, senza nessun preavviso, al direttore generale della Spediporto, Gianpaolo Botta, che l’A 26 non può essere più utilizzata per carichi eccedenti le 75 tonnellate. Il motivo? Stanno procedendo, ad una serie di controlli, sui tanti viadotti esistenti lungo l’Autostrada. Botta è rimasto senza parola. Lui è il vertice di un’organizzazione alla quale fanno capo spedizionieri, corrieri e trasportatori di Genova. Lo stop sui trasporti sull’A 26 di fatto blocca il porto e la navigazione mercantile speciale. Una sospensione con una motivazione da brivido: molti autotrasportatori erano già in possesso delle autorizzazioni per il transito, con carichi eccezionali, ed ora non sanno quanto questo stop durerà. E sì è proprio così visto che, la Spa Autostrade d’Italia, non ha comunicato nessuna scadenza al blocco e di conseguenza Spediporto non  può assumere impegni di nessun tipo. Un provvedimento che ha terremotato il porto di Genova ed ha messo in crisi un’intero comparto, molto importante, per trasporti eccezionali, che smistavano merci assemblate, verso l’Europa e altri Paesi del mondo. Tecnicamente procedere alle verifiche non è difficile – ci viene detto da esperti –  ma tutto sta a quanti tecnici, e relative squadre vengono impiegate per avere i risultati sulla sicurezza di ponti e viadotti. Ed è preoccupante che , Autostrade d’Italia, non fissa una data di scadenza per i controlli e questo penalizza, non solo il porto di Genova, ma l’intera economia non solo della città capoluogo ma dell’intera Liguria e non poche industrie italiane.

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