Roma – Di Maio e Tria attaccano istituzioni dello Stato. Errore grave

Discernimento per chi governa. L’attacco frontale, a due istituzioni dello Stato, quali la Ragioneria Generale e Inps, è sconsigliabile così come lo è vedere, nella dirigenza precedente al governo M5S – Lega, solo ne mici, pronti al sabotaggio. Non è mai stato così e non lo sarà mai. I ministri, Di Maio e Tria, hanno messo nel mirino due istituzioni: il presidente dell’Inps Boeri, che ha il dovere, come la Ragione ria Generale dello Stato, che ha bollinato il Dl Dignità, a segnalare i riflessi, positivi o negativi, del provvedimento. In particolare Boeri afferma, cosa peraltro reale per chi conosce i primordi dell’economia che:” Siamo al limite del ne gazionismo economico. Il provvedimento innalza il costo del lavoro per i contratti a tempo indeterminato. In presenza  di un inasprimento, del costo del lavoro complessivo, è facilmente prevedibile un impatto ne gativo  sulla domanda di lavoro. Il motivo è semplice visto che siamo in un’economia dove la disoccupazione è elevata. Questa situazione generale consente di stimare una riduzione dell’occupazione”. Non occorro no scienziati per avere delle risposte insiste un Dl Dignità, che nessuno avversa, ma appare giusto che dai proponenti fino all’ultimo cittadino, sappiano, quale sarà l’impatto della riforma, perchè di questo si tratta. Non ci sembra giusto che, il ministro Di Maio parli di ” manina” che avrebbe aggiunto nottetempo, al Dl Dignità una tabella da dove, si evince, che provocherà, più o meno, 8000 occupati l’anno. Così come non ap pare giusto sospettare che ci sia stato un sabotaggio e si apra, una vera e propria caccia, ai o al responsabile. Questo comportamento non appartiene ad un governo democratico ma è più prossimo ad un regime dit tatoriale che non si riconosce nè nel Movimento e nè nella Lega. Forse c’è troppa fretta nei ministri a dimostrare, subito il cambiamento, ma il sistema di criminalizzare qualcuno non è accettabile. La tabella andava allegata e non è falsa: punto e basta.

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