Roma – Fico – Martina distinguo non scontro. Salvini e Renzi sconfitti? Difficile

Sono i molti sui carboni ardenti dopo che il Presidente della Camera, Roberto Fico, ha ricevuto la delegazione del Pd. Nulla di deciso per il semplice motivo che, i vertici democratici, devono prima di trattare concretamente, ascoltare la Direziona nazionale del partito. Le premesse, almeno sul piano delle intenzioni, per la stesura di un  programma comune, non appaiono impossibili. La dele gazione del Pd ha chiesto ed ottenuto, come ha dichiarato Di Maio, dopo la consultazione con Fico, di chiudere ogni trattativa con Salvini e la Meloni. La dichiarazione del vertice del Movimento, ha messo in fibrillazione lo stesso leader della Lega, il presidente di Forza Italia, e la segretaria dei Fratelli d’Italia. Salvini ha subito affermato che non è pensabile che i democratici perdenti alle po litiche e regionali, siano trainati al governo:” sarebbe un insulto al Cd”. Il leader della Lega ha sostenuto con forza che la coalizione che ha vinto le elezioni non può diventare opposizione e che il Presidente non può consentire, che questo accada, per rispettare il voto degli italiani che hanno dato alla coalizione di Cd 37%. Ma chi sta affilando il coltello, su questo si può essere certi, è l’ex pre mier ed ex segretario del Pd, sbeffeggiato più volte dai vertici pentastellati, unitamente ai suoi familiari. Se il Pdi decidesse di governare con il Movimento, finirebbe per avere un nemico interno, molto temibile, visto che può contare sulla fedeltà di circa il 60% dei parlamentari. Così come Beppe Grillo, fondatore del M5S non pensava di dover trattare con i partiti vecchio stampo. La sua idea  era di: “mandare a casa una classe politica che ha distrutto – sono parole sue – una nazione oggi irriconoscibile a tutti i livelli”. Ma Grillo non aveva fatto i conti con Casaleggio che sa perfetta mente che, o il Movimento va oggi al potere oppure non ci sarà altra occasione. Non è affatto un caso che Grillo è sparito in queste giornate caldissime. Ma la comico – politico non interessa il pote re diviso con altri, premessa per non cambiare l’Italia e gli italiani che devono essere partecipi della vita del governo, con una serie di consultazioni da indire sui temi più importanti.

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