Roma – I probiviri M5S usano la mannaia contro i “ribelli”

Mano pesantissima, dei probiviri del M5S, chehanno espulso, in sol colpo, due senatori  e due eurodeputati, ne ha ammonito uno e ne ha graziati cinque. Si legge, sul blog delle Stelle che sono stati cacciati dal Movimento, i senatori, Gregorio De Falco, l’uomo simbolo, durante il naufragio della Costa Concordia, al largo dell’isola del Giglio e Saverio De Bonis. Inoltre, i probiviri, hanno espulso gli europarlamentari Marco Valli e Giulia Moi. Ammonito il senatore Lelo Ciampolillo mentre altri casi esaminati, sono stati graziati perchè, il loro comportamento non  è andato  contro il regolamento del Movimento. Subito dopo la decisione dei probiviri, su Facebook, è comparso il comunicato, del capo politico del M5S. Ecco cosa afferma Di Maio:” Se qualcuno crede che per il solo fatto di essere senatore allora sia indispensabile per il governo e per questo possa trasgredire le regole che ha firmato, sappia che non è così. Noi siamo gente serie che rispetta gli impegni presi. Tutti sono importanti, nessuno indispensabile. E se ci sono altri senatori o  deputati che non intendono più sostenere il contratto di governo, per quanto mi riguarda, sono  fuori dal Movimento anche a costo di andare tutti a casa “. Il botto della  fine dell’anno, in politica c’è stato. Fino ad oggi chi si è dissociato dalla linea ufficiale, di un partito o movimento, non è ma  stato messo alla porta ma ha avuto, la possibilità motivata, di assumere una diversa posizione da quella ufficiale. Nel M5S non è così, prima della candidatura è stato chiesto, di firmare un contratto, che ha una sua efficacia,  discutibile quanto si vuole ma è così. I probiviri hanno applicato il regolamento: chi non è d’accordo con le decisioni ufficiali viene espulso. Nel M5S è stato dimostrato che il vincolo di contratto, tra l’eletto e il Movimento, è indiscutibile. Appare evidente che gli espulsi, potranno restare negli scranni, a Roma o Bruxelles, ma non più come parlamentari del Movimento. Queste espulsioni apriranno un’infinita polemica, destinata a durare nel tempo, ma non cambierà le cose. Chi firma un contratto deve rispettarlo, questo è il concetto base, sul quale poggia, la decisione dei probiviri.

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