Roma – Una Manovra che può cambiare il voto italiano

La Manovra è legge, ed è già a Bruxelles dopo la firma del Capo dello Stato. Moscovici ha già significato che la Commissione UE seguirà, passo passo, scadenze ed impegni sottoscritti dal governo italiano, dopo la lunga trattativa per evitare l’avvio, della procedura d ‘infrazione, contro l’Italia per deficit eccessivo. Il 2019 non sarà, dati alla mano, un periodo facile: per mantenere i vari tasselli, le tasse non diminuiranno e la Manovra assunta, dal M5S e Lega, prevede misure che riguardano il welfare, con modifiche sostanziali, senza che i sindacati siano stati ascoltati per niente. Il governo Giallo – Verde ha puntato decisamente ad ottenere, sia pure in parte, il necessario per far partire, le riforme bandiera, della loro campagna elettorale per garantirsi: credibilità e conquistare, quella moltitudine di “ultimi”, ignorata dai governi precedenti. Operazione che, se andrà in porto al 100%,  è destinata a cambiare il comportamento elettorale di una fetta importante della popolazione. I sindacati preannunciano barricate per gennaio così come i democratici, i cui parlamentari, all’atto del voto sulla Manovra, pur restando in Aula, non si sono espressi. Ma la Manovra non ha nemmeno tenuto, in nessuna considerazione le richieste degli industriali, più volte intervenuti per ottenee una Manovra che li mettesse, al centro del rilancio economico, del Paese. M5S e Lega hanno seguito un modello nuovo che non ha garantito sofferenze bancarie, industriali e sindacati, come era, quasi  sempre accaduto. Un modello, che da esperto in economia definirei “atipico” se non “filosofico” i cui esiti sono davvero incerti. Per il governo, con 20 miliardi in più nelle tasche degli italiani, ci sarà un rilancio dell’economia. Per le leggi economiche, che che dicano, con sicurezza  Di Mao e  Salvini, questa massa di  denaro anche importante, non farà decollare l’economia nazionale. Certo il modello, per raggiungere questo  fine, non ha precedenti, ma la Manovra potrà essere accompagnata da altre misure sconosciute e difficili da intuire, visto l’elevato debito che l’italia vanta. Non c’è che da incrociare le dita ed attendere gli sviluppi della situazione.

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