Il Capo dello Stato riceverà, il ministro dell’Interno Salvini, lunedì prossimo 12 luglio a mezzogiorno. La comunicazione data dal Quirinale è scarna ma precisa:”… sono ovviamente escluse dal colloquio valutazioni e considerazioni su decisioni della magistratura”. Il ministro e segretario della Lega è stato bloccato subito sull’iniziativa, assolutamente inconsueta ed impossibile, di avere un incontro con il Presidente per discutere, la sentenza degli ermellini, sul recupero dei 48 milioni dovuti dalla Lega allo Stato, truffato della ingente somma. Si tratta del periodo in cui era segretario Umberto Bossi ma la somma va recuperata anche con se questri. Il comunicato del Quirinale stronca così la strana iniziativa di un ministro, capo di un partito, che avrebbe voluto discutere con il Capo dello Stato, la sentenza. E’ un fatto mai accaduto in precedenza nella nostra Repubblica frutto di una cultura, come quella di Salvini, che non conosce quali sono, i suoi limiti, nei confronti della più alta carica dello Stato. Richiamato alla realtà, il ministro per l’Interno, ha postato un tweet di ripiego che dice:” Sarò ricevuto lunedì dal Presidente ed avrò il piacere di spiegargli le tante cose fatte, nel mio primo mese da ministro, per mantenere le promesse, difendere i confini, proteggere gli italia ni e riportare ordine rispetto e tranquillità in Italia”. Ecco come è stato delimitato, l’ inconsueto incontro, del ministro dell’Interno con il Capo dello Stato. Salvini va al Quirinale ad informare il Presidente Mattarel la della sua attività, come ministro? Forse il rozzo padano pensa, in mente sua, che la più alta carica dello Stato non sia al corrente, continuamente, di quello che fanno o non fanno i ministri. Il segretario della Lega e ministro della Repubblica dica grazie e si autolimiti alle sue funzioni, riferisca come è suo dovere al premier Conte il quale, a sua volta, incontrerà se lo riterrà opportuno, il Presidente.