Roma – Vacanze 2020 in Italia all’insegna del relax per Covid -19 e risparmio

Il Codacons non ha dubbi: in vacanza ci andrà il 51% degli italiani, con una diminuzione netta, rispetto all’anno scorso. I motivi? Il Covid – 19 e la situazione economica che non è affatto brillante e non lo sarà, previsioni serie alla mano, nemmeno nel 2021.  La stragrande maggioranza, di chi deciderà di lasciare l’abitazione dove vive, rimarrà nei confini nazionali privilegiando, regioni come la Puglia, Sicilia e Sardegna. Per le zone montane, il trentino, rimarrà in testa alla classifica. Si tratterà, secondo gli esperti, di vacanze relax, opportune e necessarie, dopo i tanti problemi creati dal coronavirus, che ha tolto la tranquillità alle famiglie, costrette persino, ad un lungo periodo di” arresti domiciliari”, osservato con ottimi risultati: è stata salvaguardata, il più possibile, la salute personale e pubblica. C’è chi ha sofferto questa vita ” strana” di vivere tra le mura di casa, ma va detto che, la stragrande maggioranza, ha capito le motivazioni, grazie anche, ad una campagna di convincimento, continua, affidata più agli esperti che ai politici. La durata media delle vacanze sarà, come vogliono le previsioni, inferiore a quelle del 2019, ma mai, meno di una settimana. Le scelte delle famiglie vengono fatte, nuovamente, insieme ai figli che mai, come per l’estate 2020, trovano nei genitori la volontà di ottenere la famiglia unita. Questo ha un solo significato: non è il momento di dividersi ed i figli che vivono ancora con i genitori, saranno quelli che sceglieranno le località dove recarsi. Le offerte che giungono dall’estero, pubblicizzate dalle agenzie di viaggi, sono snobbate anche se allettanti. Su tutte le decisioni influisce la presenza del Covid – 19, dal quale bisogna difendersi con, accortezze abbastanza semplici ma continue, senza concedersi distrazioni. Si può aggiungere che alberghi, ristoranti, bar, mezzi di trasporto pubblico, come treni ed autobus, sono stati adeguati alle nuove esigenze dettate dalle precauzioni dei sanitari.  Così come stanno facendo i privati. In una situazione, così fortemente cambiata, c’è chi protesta e minaccia di non aprire affatto l’attività e lasciare che, l’estate 2020, passi senza la loro partecipazione. E’ una scelta ma chi vorrà continuare a lavorare, sia pure guadagnando di meno, ma garantendosi comunque un incasso, sia pure meno importante, deve sottostare alle leggi e comportamenti che non sono frutto di fantasia. Dobbiamo abituarci a convivere con questo Covid – 19, che è tra noi ma può essere reso inoffensivo, con il nostro comportamento.

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