Ucciso un terrorista entrato, nel commissariato di polizia, armato di coltello, gridando ” Allah Akbar”. Gli agenti erano al loro lavoro, a De Llobregat, cittadina della Catalogna, quando hanno sentito l’urlo e visto l’aggressore. Senza perdere un minuto hanno aperto il fuoco ed ucciso l’uomo. Si tratta di un algerino di 29 anni residente a Cornella. Sono i corso le indagini per sapere chi è e come è stato indottrinato alla fede isla mica. Molto probabilmente, l’algerino ha reagito, alla massiccia commemorazione delle 16 vittime della follia, di un terrorismo, che un anno fa ha sconvolto la vita di Barcellona. 16 vittime che non sono state dimen ticate ed anzi, sono diventate il simbolo più eloquente di una guerra, mai dichiarata e mai accettata, dal mondo occidentale. Il problema principe è come scoprire chi è “in sonno” e prevenire, dove e quando colpirà il ” soldato” del Califfo, scomparso dalle cronache dal momento in cui, ha perso la guerra e territori che aveva, orgogliosamente conquistato, minacciando il mondo intero di stragi. In realtà, è un “esercito” invisibi le che vive in mezzo a noi, si nutre con il guadagno che concediamo nonostante di loro, non sappiamo nulla: chi sono, come e dove vivono e vengono indottrinati. Soprattutto, è angosciante, non sapere quando e do ve colpiranno. Una condizione assurda, creata di fanatici allo sbaraglio, com’è accaduto oggi. Un uomo, con un coltello, era entrato in un commissariato di polizia per uccidere. Chiaramente un stupido o un suicida per il luogo scelto… per l’aggressione, pieno di agenti armati…!