Roma – Giorgetti sì del governo: “Gronda”, “Tap” e “Ilva”. Solo Tav rallenterà

Finalmente chiarezza. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ha enunciato quale sarà, il percorso del governo nell’immediato futuro, non solo per i crollo del ponte Morandi. L’esecutivo Conte agirà, per ricostruzione, sfollati ed altre opere pubbliche pubbliche, senza vincoli di Bilancio o dell’Unione europea. Il sottosegretario, ha ulteriormente precisato, che è stato contestato all’ Autostrade Spa il crollo di parte dell’autostrada ed ha aggiunto:” Non possiamo accettare che, questo gravissimo caso, finisca con la prescrizione così come accaduto per la strage di Viareggio”. Giorgetti, leghista di ferro, ha fatto luce sui tanti interrogativi che gli italiani si ponevano, da Nord a Sud. La ” Gronda” che proteggerà Genova si farà così come la Tap verrà ultimata e l’Ilva salvata. L’acciaieria più grande d’Europa non chiuderà i battenti e nessun lavoratore rimarrà senza posto. Infine la Tav, cioè l’autostrada Torino – Lione, verrà “ridimensionata”.  Perbacco si tratta di notizie che manderanno su tutte le furie, non solo gli ambientalsti ma anche gli aderenti al Movimento. La Gronda di  Genova, fu bloccata proprio dall’asse 5 stelle – ambientalisti che non volevano si mettesse mano all’ambiente e, patrimonio arboreo, che sovrasta la città.  Stesso discorso per la Tap bloccata da pochi, ma furibondi pugliesi, che non volevano si spiantassero ulivi che, dopo la mesa in opera del metanodotto, sarebbero stati ripiantati, dove si trovavano. E l’Ilva, come ampiamente previsto non sarebbe stata chiusa, una follia di Beppe Grillo che l’avrebbe demolita per realizzare un parco. Pio desiderio se si considera che, quel solo impianto vale 4 – 5 punti di Pil. Infine la notizia della Tav, entra di diritto nei gialli del nostro Paese. Non si riesce a capire cosa significa la parola ” ridimensionata” se la galleria è in corso di scavo, i viadotti in territorio italiano, realizzati. E’ possibile che il sottosegretario abbia errato il termine: invece di dire ” rallentare” abbia detto “ridimensionare”. Comunque le informazione date agli italiani, sgombrano il terreno dai preoccupanti troppi no, che circolavano in casa del Movimento. Ora proteste a parte si sa che il governo non è contro, il realizzare quelle opere strategiche necessarie per lo sviluppo del Paese.

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