Berlino – Di Maio:” Ue e mercati capiranno questo Def. Avanti…”

Governo ed Unione europea ad un passo dallo scontro. La tensione è altissima e, il Presidente della Camera Fico si è recato a Bruxelles, dal Presidente della Commissione Bilancio Moscovici, per tentare di calmare le acque molto agitate ed ottenere, una languida dichiarazione, dall’Unione:” Nessun pregiudizio verso il governo italiano, vedremo quello che è possibile fare”. Ma in realtà la Commissione dell’Unione ha richiama to l’Italia sulle cifre riportate nel Def, il che significa che, così com’è, non verrà approvato. Un richiamo che ha portato lo spread a 303 punti ed una perdita di Piazza Affari del 2,45%. Basti considerare che il rendi mento dei decennali, da pagare sul nostro debito, è salito al 3,56% e sui quinquennali al 2,86%. Aumenta, il rischio degli investitori, e aumentano gli interessi pretesi. In questa situazione non facile, il ministro al La voro, Di Maio, si è recato a Berlino, per un incontro con il suo omologo tedesco. Dalla Germania, durante un incontro con la stampa italiana, ha ribadito ” Avanti tutta con il Def e le riforme. Sono sicuro  che nel con fronto con l’Unione europea e anche con i mercati, potremo sicuramente spiegare la bontà della manovra che abbiamo studiato, e capiranno che il Def non è contro gli italiani”. E’ entrato in campo, anche il mini stro a l’Unione europea, Savona, il quale si è spinto ad affermare che:” Questa manovra consentirà all’Italia di raggiungere un Pil del 2%. Un obiettivo più che possibile tanto che appaiono ingiustificati gli allarmi sia della Ue e sia dei mercati”. L’opposizione, di centro – sinistra si va mobilitando e tra gli italiani cresce la preoccupazione, di un rischio troppo elevato, per riforme che possono essere attuate in un tempo maggiore, visto che M5S e Lega, parlano di un esecutivo di legislatura. Se è vero quello che affermano, dovrebbero evitare di minacciare l’Unione con un secco “…siete finiti” e trattare il migliore Def possibile,. Dopo di che spiegare agli italiani che si sono dovuti fermare, per evitare di mettere in pericolo, la macro e micro economia nazionale. Sarebbe un gesto di responsabilità anche di Grillo e Casaleggio che guidano, dall’ombra, il go verno Conte. A proposito il premier, non tratta questi problemi enormi nazionali, ma si è preoccupato di giustificare, con un lungo documento, la sua cattedra universitaria. Ogni popolo ha il governo che si merita.

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