Strasburgo – Ucciso il terrorista islamico. L’allarme continua

Il terrorista, Cherif Chekatt, che 48 ore fa aveva ucciso, tre persone e ferite 13, è stato eliminato dalla polizia durante un blitz. Il killer si era rifugiato in un deposito vicino a Plaine – Des – Bouchers, poco distante dal centro di Strasburgo. Secondo fonti della polizia l’uomo avrebbe aperto il fuoco sugli agenti, prima di essere raggiunto da una nutrita quantità di proiettili, che lo hanno colpito in più parti del corpo. Il terrorista, prima della strage al mercatino di Natale, aveva gridato ” Allah Akbar” per poi sparare all’impazzata, era ancora in possesso di una pistola ed un coltello. La polizia aveva stimato che un uomo ferito, come riferito dal tassista, non poteva essere lontano dal luogo dove si era fatto portare: quartiere di Neudorf, dove i cani molecolari avevano trovato delle tracce. La polizia ha setacciato l’intera zona, ha fatto terra bruciata intorno al radicalizzato islamico del califfato, arrivando a fermare parenti ed amici e perquisendo, la casa delle sorelle di Chekatt, a Parigi. Il fuggiasco non aveva scampo e non ha fatto in tempo a raggiungere chi fa parte della rete di protezione dei terroristi sia perchè ferito e sia per la pressione costante della polizia. 1.700 agenti si sono impegnati allo spasimo nell’intera area e lungo i confini con Germania e Svizzera. Il terrorista, da quanto scrive Le Parisienne, sarebbe stato radicalizzato in carcere, dove c’era stato per un periodo di tempo. Cittadino francese, figlio di una famiglia nordafricana, il killer era un poco di buono che passava, da una rissa all’altra, tanto che era più che noto alle forze dell’ordine. Si chiude un altro attentato terroristico che ha insanguinato la Francia, ma rimane aperto il problema dei tanti radicalizzati che hanno combattuto per il califfato e che sono rientrati, o stanno rientrando, nei vari Paesi europei. Un problema gigantesco se si considera che si tratta, per lo più di ” lupi solitari” che agiscono per proprio conto anche se, non è solo una ipotesi, ci deve pur essere una rete pronta a proteggere i terroristi che non si immolano fino alla morte, nel nome del profeta Allah. Il governo francese ha chiesto, ai Gilet Gialli, di sospendere le manifestazioni previste per il fine settimana, ma la risposta è stata negativa:” Le offerte d el governo non sono soddisfacenti”. Ma tra i Gilet Gialli non tutti sono per la prosecuzione delle manifestazioni, già costate ai Gilet Gialli, otto morti, l’ultimo oggi ad Avignone dove un camionista ha investito un giovane che gli impediva il passaggio.

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