Roma – Conte e Tria:” Trattativa ad oltranza per difendere il 2,04%”

Trattativa ad oltranza tra il governo italiano e l’Unione Europea. Il Commissario, Pierre Moscovici, non ha accolto la proposta, di Conte e Tria, di fermare il deficit al 2,04% per il 2019. La trattativa, iniziata sotto la minaccia di far partire l’infrazione contro l’Italia, per deficit eccessivo, ha visto l’arretramento del premier e del ministro all’Economia, dal 2,4% al 2,2 % per finire al 2,04%. Il commissario ha subito dichiarato:” E’ stato fatto un passo importante e nella direzione giusta ma non ancora sufficiente. Occorre fare ancora qualcosa, forse da entrambe le parti”. lo stesso Moscovici, ha sostenuto che la Francia può consentirsi di sforare, per un periodo breve, il 3% in quanto la situazione dei conti francesi non è paragonabile a quella italiana che accusa, un debito elevatissimo. Il Premier Conte, che ha ottenuto il pieno appoggio nella trattativa con l’Unione, sia di Di Maio e sia di Salvini, al ” no” di Moscovici si è trincerato dietro uno stretto riserbo. E’ indubbio che il governo ha fatto consistenti  passi indietro ed ora diventa molto difficile ritoccare questo 2,04%. Eppure non si può rischiare un’infrazione per uno zero virgola. Sembra proprio che, la posizione italiana e quella dell’Unione, possa trovare un’intesa sul 2,02%, visto che Moscovici ha parlato di ” passi da fare da entrambe le parti”. Comunque i due vice premier, ammettono che è stato fatto tutto il possibile per raggiungere un’intesa ed hanno lasciato la trattativa, in mano al Premier Conte, per poi dichiarare:” Cambiano i decimali ma non le riforme, reddito di cittadinanza e superamento della Fornero, che si faranno. I ministeri sono al lavoro per trovare nuove risorse con una vera spending review, tagli alle spese eccessive e vendita, di un patrimonio pubblico inutile e da decenni improduttivo. Inoltre ci saranno, nuove misure, per chiudere i contenziosi con il fisco. Il pensiero dominante degli italiani, rimane a favore del governo, che avrebbe operato in questa ultima fase con saggezza, nella trattativa con l’Unione Europea.

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