Roma – Mossa a sorpresa di Salvini, blocca la crisi

Il vicepremier Salvini, con una mossa a sorpresa ha bloccato di fatto la crisi del governo. La sua proposta è stata accolta con incredulità, e vivaci proteste dei senatori, presi alla sprovvista. Il leader del Carroccio, per togliere dalle mani del M5S, l’ eventuale nuova maggioranza, Pd, M5S e Leu, ha rimodulato l’arma con la quale ha aperto la crisi: la riduzione di 345 parlamentari. Così  ha pensato bene di tornare sui suoi passi. Rivolto al M5S, il ministro per gli Interni, ha dichiarato che la Lega è d’accordo sul taglio ” Affare fatto”: approviamo la diminuzione dei parlamentari e poi andiamo a votare. Salvini non può essere all’oscuro che, questa soluzione non è possibile, in quanto con il taglio dei parlamentari, occorre di conseguenza ” disegnare” i nuovi collegi elettorali evitando che intere regioni, non abbiamo più rappresentanti in Parlamento o, l’abbiano, in numero così ridotto tanto da essere insignificante. Per forza di cose non sarebbe possibile andare a votare così velocemente: le elezioni si allontanerebbero di molti mesi e forse anche di più. Il vicepremier Di Maio, davanti alla proposta targata Lega, ha soggiunto:” Tagliamo 345 parlamentari e contestualmente dimezziamo anche gli stipendi, per senatori e deputati. In ufficio di presidenza della Camera abbiamo ancora la maggioranza e basta un pò di buona volontà e un paio d’ore di lavoro s può completare il lavoro. Per quanto riguarda l’elezione anticipata, il M5S – ha soggiunto Di Maio –  è nato pronto per affrontare queste situazioni ma, non siamo noi a decidere lo scioglimento delle Camere ma, il Presidente della Repubblica. Poi, rivolto a Salvini ha detto una frase bruciante:”  Gli amici sono sempre leali”. Infine c’è la posizione di Renzi, molto contrario ad una alleanza Pd – M5S ma davanti ” davanti ad un candidato premier che chiede ampi poteri… non si sta alla finestra ma s’interviene, contro una deriva, di queste proporzioni. Non sono allergico al voto – ha proseguito l’ex Premier – ma all’ignoranza costituzionale”. Posizione solo della componete renziana, che ha spiazzato Zingaretti, prontissimo ad elezioni anticipate per strappare la maggioranza dei parlamentari che fanno capo a Renzi, per far eleggere i suoi o che. E sì perchè Zingaretti è il segretario del partito ma i voti parlamentari li ha in dotazione, in larga misura Renzi.

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