Bruxelles – Conte accolto calorosamente dai vertici UE

Il Premier Conte, ottenuta la fiducia anche del Senato, si è recato a Bruxelles dove è stato accolto, con particolare calore, dalla Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, dal Presidente Tusk e dal Presidente uscente, della Commissione UE, Juncker. Durante gli incontri, il Premier italiano ha ribadito sostanzialmente quello che il governo M5S – Pd vorrebbe realizzare: crescita e nuove regole sull’immigrazione. Un programma che l’Italia, pone come base di discussione, con l’Unione Europea per poterlo concretizzare non solo nell’interesse nazionale ma anche per raggiungere, una stabilità interna ed una partecipazione, ad alti livelli, alla vita dell’UE, dove l’Italia vuole giocare un ruolo di primo piano, come spetta, ad uno dei Paesi fondatori. Con Tusk, Conte, ha affrontato il problema dei migranti, dopo aver avuto garanzie, dalla Presidente Leyen, che le decisioni prese a  Dublino saranno riviste, completamente, in quanto penalizzano solo i Paesi mediterranei. Tusk è stato chiaro:” I Paesi che non parteciperanno  alla ripartizione dei migranti, a livello europeo saranno penalizzati, in modo consistente, sul piano  finanziario”. Conte, in definitiva, ha chiesto che l’Ue faccia realizzare il programma, non perchè i conti non siano a posto, ma perchè dia un pò di tempo per affrontare, il problema del debito, che l’Italia, vuole e deve diminuire per puntare ad una maggiore crescita. Per raggiungere questo risultato, il Premier italiano ha detto con chiarezza, che ci saranno investimenti importanti se l’UE sposerà, fino in fondo, questa esigenza inderogabile. E’ inutile sottolineare che il Presidente del Consiglio è giunto, a questo appuntamento, con un nuovo governo dove non c’è più la Lega, cioè una forza politica sovrani sta, anti Unione Europea così com’è strutturata oggi e che stava lavorando, per unire tutti, i sovranisti e populisti europei, per combattere a Bruxelles una battaglia campale. Oggi Conte, è il Premier di una coalizione, non granitica, ma che offre all’UE maggiori apporti collaborativi con il Pd, che dialoga e collabora con la socialdemocrazia e con  Movimento che non ha collegamenti con partiti europei ma che Conte dovrebbe, il condizionale è davvero obbligatorio, controllare. E’ certo che, il governo italiano otterrà particolari attenzioni e, non è affatto un caso, che il Presidente Macron arriverà, molto presto, per incontrare Conte per realizzare, un’asse Parigi – Roma, cancellare quel ritiro dell’ambasciatore francese dall’Italia, per l’inopportuno blitz di Di Maio in Francia, in favore de Gllet Gialli. Una partita tutta da giocare ma che no dovrebbe offrire sorprese amare.

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