Bruxelles – L’Italia dice no all’UE schierata con Guaidò. “Decidano democraticamente”

Il riconoscimento, più o meno implicito, della presidenza del Venezuela a Jean Guaidò, come se fossero già avvenute le elezioni, è un passo complicatissimo che va ad interferire con i fatti interni di uno Stato sovrano che balla sull’orlo di una rivoluzione. L’atteg giamento italiano non sia scambiato per favorire  Maduro, me è solo dettato dalle inderogabile esigenza di spingere il Paese alle urne perchè si esprima democraticamente. L’Italia ha bloccato una decisione a favore di Guaidò, di tutta l’Unione Europea, giovedì a Bucarest e oggi a Bruxelles. Il Presidente della Repubblica, Mattarella, è stato molto preciso:” …chiediamo responsabilità e chiarezza su una linea condivisa tra alleati e partner UE”. Intanto è iniziata la corsa per Guaidò degli Stati che lo riconoscono direttamente. Tutti di corsa, allineati e coperti, dietro il Presidente Trump: Francia, Regno Unito, Spagna, Austria, Svezia, Danimarca, Germania, Lituania, Lettonia e Olanda. Intanto in Venezuela, da quello che si apprende dagli inviati, il popolo si sta armando mentre l’esercito, fatte alcune defezioni, a favore di Guaidò, rimane schierato dalla Parte di Maduro che non ha, alcuna intenzione, di avviare la macchina elettorale. Gli eventi possono precipitare, da un momento all’altro, e la storia di questo, ricchissimo e tormentato Paese ridotto alla fame, speriamo di no, sarà deciso da un bagno di sangue.

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