Bruxelles – Moscovici attacca Salvini. la Manovra made in Italy si farà

Il commissario agli Affari economici dell’Ue, Moscovici, è convinto di aver fatto comprendere al ministro dell’Economia Tria, che la Manovra va rivista ed ha precisare che ha sempre ritenuto, inutili e dannose, infrazioni e sanzioni. Moscovici ha insistito per proseguire un dialogo, mai interrotto con l’Italia, ma ha insistito su un concetto molto preciso:” Quando  si appartiene alla zona euro non puoi più fare quello che vuoi. Governi, Stati hanno firmato dei patti che vanno rispettati”. Un richiamo alla Manovra italiana che, vista a Bruxelles, è fuori da ogni patto. Inoltre, Moscovici, ha parlato del ministro per l’Interno. ” Salvini – ha detto il commissario Ue a France Info – non incarna ciò che amo. E’ un leader  di destra estrema, che fa politica con Marine Le Pen e naviga tra nazionalismo e xenofobia”, insomma la  distanza tra lui e il ministro dell’Interno italiano è abissale. Ma, a parte tutte le considerazioni che si fanno Bruxelles, il Premier Conte, insieme ai suoi due vice Di Maio e Salvini e con il ministro Tria tenterà di convincere, la Commissione che il 2,4% previsto per il 2019, non sarà superato per nessuna ragione e che il governo non può rinunciare a rilanciare l’economia, l’occupazione e gli investimenti infrastrutturali. Gli ultimi disastri dimostrano che il governo deve intervenire, per aiutare le popolazioni ed anche per evitare una nuova recessione, dietro l’angolo, con il coefficiente dettato dalla Commissione, sia nel Patto. In economia  non  funziona la rigidità – continua a sostenere Tria insieme al Premier, ma la bontà degli interventi previsti nella Manovra. Un no secco di Bruxelles, peraltro temuto in Italia, non sarebbe gradito e comunque la Manovra andrebbe avanti. Forse sarebbe possibile, solo una limatura al documento di Bilancio, ma che Conte, Di Maio e Salvini rinuncino, ad investimenti e riforme, oggi non appare possibile. E’ maturata la convinzione che la Manovra procederà, la Commissione assumerà le  sue determinazioni che finiranno al macero. Le elezioni europee – questo si afferma non solo di Roma ma anche di altri Paesi europei – è che popolari e socialdemocratici subiranno una brusca ridimensionata e l’Unione europea cambierà rotta, ammesso e non concesso, che sia possibile senza destabilizzare l’euro. Il futuro molto prossimo ci dirà di più.

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