Damasco – Venti di guerra tra superpotenze. L’Italia ” No alla violenza”

Tensione alle stelle tra Russia e Stati Uniti per l’utilizzo di armi chimiche per eliminare le ultime sacche di resistenza, di miliziani anti Assad, vicino Damasco. Siria e Russia negano che siano state armi di distruzione di massa e sospettano che ” altri” abbiano  operato per colpire il regime. Stati Uniti, Francia e Inghilterra sarebbero pronti ad un intervento punitivo ma la Russia, più i una vol ta ha avvertito:” Siamo presenti con le nostre truppe e se usate missili li distruggeremo insieme ai mezzi da dove vengono lanciati”. Un altolà che non può essere sottovalutato da nessuno. La stra da migliore in queste situazioni è accertare cosa è accaduto, verificare chi è stato ed eventualmente punire chi ha usato armi chimiche non, con bombe o missili, che potrebbero provocare una rea zione a catena. Si confrontano potenze atomiche e la situazione può sfuggire di mano sia a Trump e sia a Putin. Mai il Mediterraneo orientale è stato così affollato da navi lanciamissili, sommergi bili e stanno arrivando anche portaerei. Intanto, al largo delle acque territoriali siriane i russi hanno avvertito che ci saranno, fino al 26 aprile, esercitazioni navali ed aeree e di conseguenza lo spa zio aereo è precluso a tutti, anche voli civili. Il premier per l’ordinaria amministrazione Gentiloni ha comunicato che le basi logistiche Nato sono disponibili, come vogliono i trattati, ma che l’Italia  non parteciperà a nessun raid. Stessa posizione è stata presa da Salvini e Berlusconi. Anche la cancelliera Merkel ha invitato Russia e Stati Uniti alla calma ed evitare l’uso della forza. La situazione viene definita dagli inviati, molto tesa e pericolosa e la Russia, vincitrice della guerra contro le milizie anti Assad e contro l’Isis, unitamente all’Iran e Siria ha subito mostrato i denti perchè Trump, alle prese con indagini che lo riguardano, non tiri la corda, oltre un certo limite. Mai come questa volta è stato utile sapere che la linea rossa Washington – Mosca è attiva anche se non è previsto alcun colloquio tra Trump e Putin.

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