Roma – Stallo per veti ripetuti. Il Presidente potrebbe “scuotere” i politici

Il capo dello Stato Mattarella, ha ricevuto le delegazioni dei partiti, per la formazione di un governo. Ha ascoltato tutti e ne trarrà le sue conclusioni molto meditate, con l’intento di scuotere il siste ma politico: il Paese ha bisogno di un esecutivo con una maggioranza effettiva. Andiamo con ordine. Per la coalizione di Cd ha parlato Salvini il quale ha spiegato la posizione di Lega, FI e altri al leati precisando che devono cadere delle preclusioni per far nascere un governo di lunga durata, cioè 5 anni. Al termine della sua esposizione, concordata parola per parola con Berlusconi che cono sceva il testo a memoria, mentre la delegazione si avviava verso l’uscita, il cavaliere non ha resistito dall’attaccare il M5S colpevole di non rispettare le regole democratiche. Il Pd ha ripetuto che l’Italia non si governa, con balletti e rinvii. Martina ha sostenuto che, chi ha vinto le elezioni, si assuma la responsabilità di dare agli italiani quanto copiosamente promesso. Quindi la delegazione del M5S, guidata da Di Maio, ha confermato la necessità che Berlusconi faccia un passo di lato; che per il  Movimento è impossibile una maggioranza con FI e che la Lega deve fare responsabilmen te la scelta di uscire, dalla coalizione di Cd o, comunque, ottenere un passo laterale a Berlusconi ed altri non graditi. Un compito arduo, quello chiesto da Di Maio non solo alla coalizione ma anche al Pd. In prima battuta i democratici dovevano “eliminare ” Renzi ,per poi rimangiarsi tutto, come se nulla fosse accaduto. Il groviglio di veti incrociati sta facendo andare, ogni possibile soluzione, alla deriva. Ma all’opera ci sono i pontieri che non sono uomini di secondo o terzo livello, ma personaggi molto importanti, per il peso che hanno, nei partiti o nel Movimento. Trattative riservatis sime di cui si conoscono le “tracce” ma non i risultati. Si può immaginare che potrebbero scuotere il Pd che, dall’attuale posizione d’opposizione, si spingerebbe fino all’appoggio esterno pur di da re un governo al Paese. Così come è immaginabile che, Grillo e Casaleggio, abbiano  stimato la necessità di andare al governo, comunque, per poter dimostrare come si può cambiare un Paese da vanti a riforme reali. Si ha, la netta sensazione che, il Presidente Mattarella, stia per assumere una posizione molto più attiva, di quella mantenuta fino ad oggi. Il Capo dello Stato non avrebbe l’in tenzione di ricevere delegazioni che gli chiedono consigli, invece di proporre soluzioni, in piena osservanza della Costituzione. Le prossime ore sapremo di più, su questa giornata, che ha conferma to lo stallo delle più importanti forze politiche.

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