Foggia: Marciano i “Mai schiavi”. Premier:”Applicare la legge che c’è”

La marcia di berretti rossi gli stessi che gli immigrati indossano sotto il sole cocente per raccogliere pomodori a 2 euro a quintale! Sono andati da San Severo a Foggia con dei cartelli:” Mai schiavi” e ” Basta con i morti sul lavoro”. Una marcia organizzata dall’Usb per protestare contro i 4 morti sulla provinciale 105. Chi ha partecipato è partito da ghetto di Rignano, non sappiamo fin quando è ex. La realtà è drammatica se si considera la sceneggiata di ieri, quanto il Premier Conte e il ministro degli Interni, si sono riuniti in Prefettura con tutte le forze dell’ordine, come se nessuno sapesse nulla del caporalato, delle tante persone ridotte in schiavitù con compensi da fame, senza nessuna tutela sul lavoro e malattie, senza un tetto e nemmeno la possibilità di cucinare se non con fornelli di fortuna. Perbacco il Premier, ha dovuto affermare:” La leggi ci sono vadano applicate”. Ed è così. C’era da aspettarsi che, i governanti del cambiamento davanti a tante autorità, civili e militari, che si sono strette nelle spalle come se non sapessero nulla di quello che accadeva sotto i loro occhi avessero aperto un’inchiesta sul motivo, di una legge che c’è, ma viene ignorata. Diciamolo pure, c’è qualcosa in questo grave dramma, di 16 braccianti agricoli africani morti, che non quadra. Basta passare con l’auto lungo le strade pugliesi, e non solo, per vedere tante schiene ricurve a raccogliere pomodori o in Emilia – Romagna a raccogliere frutta come in tante altre regioni, a seconda delle stagioni. Ha ri sposto bene un immigrato che era su uno dei vecchi furgoni, che trasportano gli immigrati, alla modica cifra di 3,5 euro, ad un cronista che ha chiesto:” Credi che ora cambierà qualcosa” e lui ” Mai schiavo” ha sog giunto:” Forse!”. la realtà è che dove lo Stato non c’è, ed i suoi uomini, a tutti  livelli, non si sentono protetti, prospera la malavita organizzata che arricchisce i “caporali” ed i “padroni terrieri”. Vergogniamoci tutti non solo per i 16 morti ma per la vigliaccheria di dire:” Non sapevamo nulla”.

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