Genova – Alluvione. La Corte d’Appello conferma 5 anni al sindaco Vincenzi

Fare il sindaco è un onore in quanto si rappresenta una città o un paese, ma bisogna anche essere all’altezza per le responsabilità che comporta. La Corte d’Appello ha confermato la pena inflitta, in primo grado, al sindaco di Genova Marta Vincenzi: 5 anni di reclusione. In quella drammatica circostanza di un’alluvione, ampiamente prevista e comunicata alla Protezione civile comunale, mori rono sei donne e tra queste due bambine. L’allerta giunta in Comune , il giorno precedente, era di livello 2.  il sindaco non chiuse le scuole e nemmeno le strade nonostante le notizie allarmanti. In somma per i giudici d’Appello la tragedia era evitabile ma non fu fatto nulla. Anzi, dopo le denunce dei cittadini e le testimonianze di gente disperata, per quello che era accaduto, dalle morti ai gra vi danni, tecnici arrivarono a falsificare i verbali relativi all’alluvione: dagli orari delle ricezioni degli allarmi, alla presenza di personale lungo il corso d’acqua, tombato, che attraversa Genova. Tut to falso dopo le indagini condotte dalla polizia. Una sentenza giunta, nell’aula giudiziaria come una mannaia, sulla testa dei tanti candidati ad essere primi cittadini, con scarse capacità di compren dere un pericolo così grave come accaduto a Genova. I difensori del sindaco Vincenzi giocheranno la carta della Cassazione e fino all’ultimo grado di giudizio, nessuno può essere ritenuto colpevo le.

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