Il Premi, Giuseppe Conte, ha nuovamente annunciato che non è disponibile, per un’altra legislatura, e che la sua esperienza si conclude con quella in corso. Una decisione, in precedenza detta sottovoce, ed ora detta pubblicamene durante il suo viaggio istituzionale nel Mezzogiorno. L’accademico ha fatto di tutto per non essere davanti ai leader politici, i vice premier, Di Maio e Salvini ed è riuscito più volte, grazie all’intervento del Colle, ad evitare che la coalizione, finisse in pezzi, prima dell’approvazione del Bilancio dello Stato e delle due riforme clou, reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero. Ma, la vita accademica e una cosa ed un’altra tenere insieme due forse politiche, M5S e Lega, che non hanno nulla in comune. Inoltre con due leader in perenne campagna elettorale, dove la Lega guadagna voti e si porta, sondaggi alla mano ad 33% ,mentre il Movimento retrocede dal 33 al 20% circa. Tutto questo era prevedibile ma elezioni politiche subito dopo il 4 marzo non sarebbero servite a nulla come aveva valutato il Capo dello Stato Mattarella. Conte ha affrontato, durante la visita in Salento, il problema Xiella, la terribile malattia dell’ulivo che ha provocato danni ingenti. Conte ha detto senza mezzi termini che bisognava affrontare la malattia subito e che lo stanziamento, per le zone colpite quest’anno limitato a 30 milioni, sarà portato a 150. Successivamente ha anche cercato, un colloquio con gli irriducibili anti Tap, ed ha spiegato che opere di questa dimensione legate ad accordi internazionali non si possono bloccare e che il terminale a Meledugno non è stato possibile evitarlo, nonostante l’impegno del ministro Di Maio. Conte ha rivelato,infine, che è in attesa di un incontro con il sindaco per provvedere ad un giusto risarcimento per quanti, per garantire un servizio alla Nazione e all’Unione Europea, subiscono un danno.