Londra – May tenta di salvarsi con l’inaffidabile Trump.

Gli inglesi in piazza ridicolizzano, a modo loro, l’ospite e Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Un gigantesco pupazzo di gomma, cartelli, fischietti ed urla contro ” l’americano”. La premier May si aggrappa a Trump, unica ancora di salvezza che gli rimane, prima di decidere di dimettersi. E l’inquilino della Casa Bianca che conosce bene come stanno le cose, lancia il ministro degli Esteri inglese Boris Jhonson con una “dedica” significativa:” Sarebbe un ottimo Primo Ministro”. Ma Trump è Trump e quindi tutti dovrebbero, far finta di fidarsi, tenendosi però un ponte ampio per una ritirata strategica. Il Presidente Usa ha attacca to la May sulla Brexit:” Ha sbagliato tutto: non ha seguito i miei consigli”. Poi come se niente fosse:” Probabilmente – rivolto alla May – non avevamo mai sviluppato una relazione migliore fra noi”. Trump non ha mancato di affermare che l’Unione europea sta sbagliando tutto e sta perdendo, il suo primato culturale, per aver accolto arabi e africani. Ma dopo un soffio di tempo, lo strano americano afferma:” Sarà più conve niente trattare con l’Ue visti gli errori della May”. Poi il Primo Ministro Inglese e Trump parlano, alla stampa, di un accordo di libero scambio quando la Gran Bretagna sarà uscita dall’Ue. “Un accordo che va oltre il commerciale – ha affermato la May – visto che riguarda anche difesa e sicurezza”. Al termine dell’incontro Trump dichiara:” Tra noi e i britannici della Brexit è benedizione”. C’è da fidarsi di Trump? Ma chi è costui che tratta problemi internazionali, se non mondiali, con la stessa mentalità di un ” mattonaro” americano o europeo. La May si aggrappa al Presidente Usa per resistere nella sua carica ma la differenza di stile, cultu ra, educazione  e vita, tra un inglese ed un americano, è abissale. Il seguito di questa storia si vedrà ma non si può che essere molto scettici: Hitler non è più alle porte, cioè quando ” tutto doveva farsi”.

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