Roma – Dati migliori Covid – 19, meno per i decessi. Cdm altre restrizioni

Il Capo della Protezione civile, Borrelli, nel quotidiano incontro con la stampa ha fornito i dati ufficiale che risultano alle autorità sanitarie. I guariti, dopo aver contratto il coronavirus, sono 8.326  ed 894 nelle ultime 24 ore. I malati sono 54.030 così dislocati 28.697 ai loro domicili in quanto  positivi, ricoverati negli ospedali 21.937 e 3.396 in Terapia Intensiva. Purtroppo il numero dei morti è aumentato, da ieri: 6.820 con 743 decessi in più. Il Capo della Protezione civile ha sollecitato ventilatori per le Terapie Intensive, utili per aiutare chi non riesce a respirare da solo, quindi si tratta di apparecchi veri e propri salva vita, di provvedere alla fornitura di mascherine, ha affermato Borrelli, producendole in Italia, dove si è formato un consorzio di imprenditori per fabbricandone, in quantità sufficiente, tanto da evitare di importarle. Tra le tante notizie è giunta anche quella che, Guido Bertolaso, come ha dichiarato lui stesso, è positivo al test del Covid – 19. Non ha alcuna intenzione di lasciare il lavoro e con il suo staff, è in condizione remota può lavorare per il nuovo reparto ospedaliero, in corso di completamento, all’expo di Milano. Notizia confermata anche dal Presidente della Regione Lombardia, Fontana, che ha aggiunto:” Sapevo che non avrebbe lasciato a metà l’opera”. Inoltre lo stesso Bertolaso ha affermato che proseguirà, anche a dirigere il lavori in corso nelle Marche, per il potenziamento di unità sanitarie utili per la Pandemia in corso. L’ex Capo della Protezione civile è un tipo tosto, lo abbiamo conosciuto all’Aquila dopo il terremoto del 2009, un tipo che non è abituato a fare un passo indietro. Bertolaso è positivo con alcuni decimi di febbre e non ha altri sintomi presenti in tanti contagiati. Intanto il Cdm ha appesantito di molto restrizioni e multe per chi vuole fare il furbo.

Roma – I dati dell’Oms, secondo esperti, da moltiplicare per 10.

Una  infinità di dati diffusi su questa epidemia di Covid – 19. Secondo l’Oms i casi nel mondo accertati  sarebbero 380 mila, i morti 16.500 e i guariti 101.806. Ma non pochi scienziati, virologi e ricercatori, ai vertici delle gradi multi nazionali del farmaco sostengono che queste ” stime” vanno moltiplicate almeno per dieci. Cioè sarebbero milioni gli infettati, che non hanno sintomi e di conseguenza continuano ad andare sui posti di lavoro, per quelli ancora attivi, escono per fare spesa o per recarsi ad acquistare farmaci. Una catena infetta, che denominarla infinita, è davvero poco. Ok ormai il modello adottato, in Cina a Wuhan e in Italia ” Tuttiacasa”, man mano che passano i giorni viene adottato, sia pure con riluttanza, anche dai sostenitori, come aveva deciso con tenacia il Premier del Regno Unito, Boris Johnson, per adottare la “soluzione del gregge”. La realtà che l’umanità di tutto il mondo sta vivendo è durissima. A parte i decessi, che per la stragrande maggioranza riguarda, anziani e vecchi, cioè muoiono le persone più care per figli e nipoti,. E con loro muoiono medici e infermieri, ed anzi c’è stato persino un suicidio, di una infermiera che lavorava in Terapia Intensiva, risultata positiva al tampone.  Non ha retto allo stress, di un lavoro massacrante e di aver potuto contagiare altre persone, e mentre era in quarantena, si è tolta la vita. Va detto, inoltre, che molti sanitari, particolarmente i medici di famiglia hanno pagato e, stanno pagando un prezzo altissimo, che con un diverso realismo della situazione si poteva evitare o, quanto meno, ridurre di molto. Lo stesso Capo della Protezione civile Borrelli, è convinto che i 63 mila contagi censiti in Italia, vadano moltiplicati per 10. In una intervista pubblicata dal quotidiano la Repubblica. Lo stesso Borrelli afferma che il 31 gennaio scorso, il governo aveva ben compreso che l’epidemia non era da sottovalutare tanto che bloccò, tutti i collegamenti aerei da e per la Cina. E tra le tante notizie, c’è quella che riguarda la durata media di questa Pandemia. Il pediatra Ronchetti, studioso e titolare per 25 anni, della cattedra di Clinica Pediatrica dell’Università La Sapienza, di Roma,  ha rilasciato un’intervista a ” Il Messaggero”. Il professore sostiene  che ” tutti i virus respiratori seguono la stessa curva, durano circa tre mesi, solo  in alcune regioni potrebbe durare un pò di più per poi sparire. Il prof. Ronchetti precisa:” Resistiamo qualche settimana e non vedo, nessun motivo valido perchè questo coronavirus si comporti in modo diverso dagli altri”. Una previsione confortante, se questo Covid – 19 sarò come tutti gli altri virus respiratori che, ciascuno di noi porta con se,  che diventano virulenti di colpo per crescere fino ad un massimo, per poi diminuire, fino ad azzerarsi”. E’ quello che afferma uno studioso che si è occupato del problema ma ciò non toglie che tutti governi, con investimenti massicci, si stanno attrezzando per affrontare questo nemico che non è solo invisibile, contagia persone che non sanno di averlo, con la conseguenza che può contagiare chiunque, durante un incontro casuale. Una ragione in più per restare in casa ed evitare il peggio.

Roma – Stato e Regioni seguono studi nel mondo per l’antidoto al Covid – 19

Nulla viene lasciato intentato per trovare, in Italia o nel mondo, il virologo, il ricercatore o lo scienziato capace di trovare un antidoto per colpire ill Covid – 19, ancora prima del vaccino, i cui tempi sono, per forza di cose più lunghi. I presidenti del Veneto Zaia e del Piemonte Cirio, con l’ok del ministro alla Salute, Speranza , seguono altre strade ed ora sono interessati, all’Avigan, un farmaco che, in via sperimentale e sotto il controllo di uno staff clinico, viene utilizzato contro il coronavirus in Giappone. Il virologo, Roberto Burioni ha stroncato questa possibilità, di incidere sul Covid – 19,  una scemenza mentre, Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità sostiene che, intanto la sperimen tazione sta avvenendo in Giappone ed è stato utilizzato, anche in Cina a Wuhan, e che  occorre molta cautela.  Un conto  – ha affermato Locatelli  – sono le opzioni, da testare e validare e, ben vengano sperimentazioni, perchè altro è definire opzioni terapeutiche, come la soluzione di un problema così importante come il Covid – 19 e altro è gettare tutto nella spazzatura prima del tempo giusto. Attualmente la somministrazione, come detto avviene in Giappone, per i contagiati e, sappiamo anche, che la versione generica del Favidipavir al momento non ha assunto, prove scientificamente cliniche pubbliche, che dimostrino l’efficacia e la sicurezza di arginare , indebolire o Colpire il covid – 19. Attualmente è stato avviato uno studio clinico ad hoc in Giappone”. Questa notizia, pubblicata da Repubblica, diventa importante in quanto dimostra come le nostre autorità , Regionali e nazionali, in stretto contatto con il ministero della Salute, seguono gli studi in corso nel mondo, per verificare, unitamente al Consiglio superiore di sanità se  viene scoperto, non interessa da chi, l’antidoto al Covid – 19. Un fatto importante dal momento che nel mondo sono migliaia i laboratori e gli istituti i ricerca farmacologici che cercano la soluzione ad un problema che sta rivoluzionando il mondo intero, tanto che non c’è più capo di Stato o di governo o economista che non ammette che ci saranno cambiamenti epocali al mondo che verrà dopo il Coravid – 19. Intanto per la perdita di tanti affetti visto che colpisce, vecchi ed anziani, cioè quella parte della società più debole e con meno difese immunitarie. Ma questo Coronavirus, non risparmia nemmeno i più giovani che hanno avuto dei trascorsi negativi nella loro salute. Va sconfitto e per farlo non dobbiamo costringere lo Stato a nuovi decreti e ad inseguirci con i droni per avere la prova che sabbiamo violato la legge. Dobbiamo noi essere responsabili vi sto che la salute ci appartiene e rischiare non ha molto senso.