Come era stato previsto, la diffusione del coronavirus, ha finito implacabilmente ad abbattersi sull’economia provocando situazioni complesse e difficili da sbrogliare. La Borsa di Milano ha registrato un tonfo accusando – 5,4% mentre la media delle Borse europee hanno toccato il – 4%. Lo Spread Btp – Bun da i 134 punti di venerdì scorso ha toccato oggi 146 punti. Anche il Brend, del greggio considerato in Europa, ha perso il 3,3% scendendo fino a 56 dollari al Barile men tre il West Texas è sceso fino a 51,27 dollari barile. Ma tutta l’economia mondiale sta subendo dei contraccolpi, nonostante l’Oms ha confermato che siamo ancora in un’epidemia diffusa in più Paesi ma non è pandemia, alla quale i Paesi fa rebbero bene a prepararsi qualora, nei mesi prossimi, il coronavirus continuerà a diffondersi. Il direttore dell’Oms Ghebreyesus ha dichiarato:” Fuori dalla Cina ci sono 2074 casi in 20 Paesi che hanno provocato 23 morti. Per questa ragione non possiamo parlare di Pandemia. Occorre mantenere l’allerta alta e bisogna concentrarsi sul contenuto del Covid – 19 e trovare, al di là delle misure di igiene raccomandate, l’antidoto o un antivirale specifico o il vaccino. Le autorità sanitarie cinesi, intanto, hanno deciso di allentare la morsa sulla popolazione, meno sulla città epicentro del’infezione Wuhan. ovviamente c’è una grossa polemica, non tutti i virologi e e gli specialisti sono delle decisioni prese in Cina. Non sono pochi quanti sostengono che è presto per allentare l’allerta ch deve rimanere molto alta: il rischio della diffusione del coronavirus è troppo elevato per allentare le misure di sicurezza. Ma chiaramente, al di là di quello che dice anche l’Oms, ogni nazione decide per conto suo come è sempre accaduto. Intanto stanno accadendo fatti spiacevoli anche se prevedibili. A Lione la polizia francese, su indicazione di un passeggero diun Flixbus ha bloccato il mezzo con tutti i passeggeri. L’autista ha accusato una forte tosse continua tanto da preoccupare. La gendarmeria lo ha caricato l’autista e l’ha portato in ospedale per i test e sui passeggeri verrà deciso il da farsi, con i sanitari. Inoltre un aereo Alitalia, con 300 passeggeri è stato bloccato alle Mauritius. Le autorità hanno decisodi farli sbarcare alla condizione che sarebbero finiti tutti in quarantena. La Farnesina, tramite l’ambasciata di Camberra ha disposto che gli italiani vengano prelevati e riportati a casa. Si poteva evitare? Certamente sì d al omento che l’Italia, oggi è al terso posto nel mondo, per contagiati e morti. Ma non si sa chi deve decidere per queste situazioni al limite del credibile. La verità è che gli abitanti del mondo hanno paura di questo coronavirus e i governanti evitano qualsiasi rischio.
Roma – L’Italia sigillata per Virus. Zaia:” Stop al carnevale di Venezia”
Man mano che alla cabina di regia sanitaria nazionale, creata per combattere l’infezione da coronavirus, giungono notizie sulla scoperta di nuovi contagiati, seguono provvedimenti immediati. La situazione accertata finora, come confermato dal Capo della Protezione Civile Borrelli, è questa 132 i contagiati, 2 decessi, 1 guarigione, 89 infettati dal virus sono in Lombardia, 24 in Veneto, di cui 2 a Venezia, 6 in Piemonte, 9 in Emilia Romagna e 2 nel Lazio. Di questi 26 sono in terapia intensiva ed il livello di prevenzione è altissimo. Tutti i possibili casi vengono riscontrati da test di laboratorio tanto che sono stati eseguiti 3000 tamponi. L’Oms ha espresso preoccupazione per il fatto che in Italia non è stato, ancora individuato il paziente “zero”, senza il quale è molto più difficile bloccare la diffusione del coronavirus. Intanto l’organizzazione, qualora l’epidemia dovesse espandersi, ha già previsto dove trasferire quanti dovranno affrontare la quarantena. Saranno tutti sistemati in caserme o alberghi. Il Presidente della Regione Veneto, Zaia, ha già disposto, in pieno accordo con la cabina di regia nazionale, lo stop al carnevale di Venezia, a partire dalle 24 di questa sera, sia per manifestazioni pubbliche che private. Inoltre Zaia ha disposto la chiusura di scuole di ogni ordine e grado, cinema e teatri, nonchè locali e musei dove, possono possono convergere, molte persone. Misure drastiche per evitare una diffusione del coronavirus che giustamente preoccupa, le autorità nazionali, come quelle regionali e locali er non parlare degli italiani. Fermati anche gli spettacoli alla Scala di Milano. Le zone del basso lodigiano, sono strettamente controllate dalle forze dell’ordine per evitare che ci sia, chi esca o entri, nell’area sottoposta alla cintura sanitaria. , Le persone sono invitate ad uscire il meno possibile, se non per acquisti necessari, come i cibi. Tutti gli altri esercizi commerciali sono chiusi e le cittadine hanno un’aspetto insolitamente spettrale. Sospese anche le celebrazioni delle Messe. Il Presidente della Repubblica ha rivolto, parole di riconoscenza al personale medico e paramedico, protezione civile e Forze Armate. Si tratta di personale che rischia nell’aiutare la sanità e che si sacrifica, con turni massacranti, per preparare quanto necessario qualora l’epidemia dovesse prendere piede. “In questo momento – ha affermato il Presidente Mattarella – occorre coesione e collaborazione, per vincere un male oscuro, che può essere sconfitto, seguendo regole che sono state fornite a tutti gli italiani. Lo abbiamo subito sostenuto: questa infezione da coronavirus si vince, con un salto culturale, che deve riguardare tutti, nessuno escluso. E diciamolo subito: è inaccettabile ed incivile che da Ischia si dica che non accettano ospiti lombardi. Questa è stupidità assoluta che va condannata senza mezzi termini e non ci sono aggettivazioni in grado di degradare, questa dichiarazione, al di sotto della spazzatura. Intanto sono sbarcati a Pozzallo i 274 migranti, tutti subito trasferiti all’Hot Spot dove rimarranno per il tempo della quarantena, sulla cui durata, non tutti i virologi sono d’accordo. C’è chi insiste che i 14 giorni sono pochi e c’è chi sostiene, che sono sufficienti. Fore, per evitare polemiche sciocche, la cabina sanitaria nazionale dovrebbe di re la sua.
Pechino – Xi Jinping ai vertici del partito:” Crisi sanitaria grave: saremo più forti”
La situazione sanitaria in Cina, nonostante l’elevatissimo impegno della sanità di quel Paese, tende al peggio. I focolai aumentano ed il controllo, delle vastissime zone sigillate, diventa ogni giorno più difficile. La gente ha paura e cerca di raggiungere villaggi sperduti, dove crede che il coronavirus non giungerà mai. Questa parte di cinesi non si rende conto che, uscendo dalle zone infette, possono essere loro stessi a portare il virus,con il loro trasferimento nelle aree dove non c’è. Sembra, da alcune conferme che questi casi, di ” fuga” dalle aree sanitariamente sigillate, siamo abbastanza frequenti. Sul pesantissimo problema della diffusione del coronavirus è intervenuto personalmente il Presidente Xi Jinping, con una video conferenza, trasmessa in tutto il continente cinese. Il Presidente ha parlato a tutta la popolazione ma, in particolare il messaggio era diretto, ai 170 mila funzionari centrali, locali e militari. Xi ha detto, tra l’altro:” L’epidemia da coronavirus è la più grande emergenza sanitaria, mai avvenuta in Cina. Il Presidente ha riconosciuto che ci sono state lacune nella risposta al virus. E che ” l’epidemia – ha proseguito Xi Jinping – avrà inevitabilmente un grande impatto sull’economia e sulla società, ma gli effetti saranno di breve durata e controllabili.”. Infine, il Presidente cinese ha annunciato che saranno prese le necessarie misure, come il taglio fiscale, alle piccole e medie industrie” . Il Presidente ha chiaramente cercato di di tentare di far superare, questo momento di pesanti difficoltà che sta vivendo il suo popolo, che aveva toccato Pil da primati, in più anni consecutivi, con una crescita esponenziale, sia pure affrontata con non pochi sacrifici. Una crescita stimata anche per questo anno ,al 6% ,contro quello dell’UE dello ” zero virgola”. L’epidemia rischia di provocare una una crisi pesantissima, anche a livello umano, e il Presidente sta cercando di infondere quello stesso spirito che fa capo a Mao, il grande condottiero, che puntò dritto a cambiare i cinesi per farne popolo coeso con obietti prestabiliti, quasi tutti centrati, con un crescendo al quale solo pochi avevano creduto.