Pechino – Xi Jinping ai vertici del partito:” Crisi sanitaria grave: saremo più forti”

La situazione sanitaria in Cina, nonostante l’elevatissimo impegno della sanità di quel Paese, tende al peggio. I focolai aumentano ed il controllo, delle vastissime zone sigillate, diventa ogni giorno più difficile. La gente ha paura e cerca di raggiungere villaggi sperduti, dove crede che il coronavirus non giungerà mai. Questa parte di cinesi non si rende conto che, uscendo dalle zone infette, possono essere loro stessi a portare il virus,con il loro trasferimento nelle aree dove non c’è. Sembra, da alcune conferme che questi casi, di ” fuga” dalle aree sanitariamente sigillate, siamo abbastanza frequenti. Sul pesantissimo problema della diffusione del coronavirus è intervenuto personalmente il Presidente Xi Jinping, con una video conferenza, trasmessa in tutto il continente cinese. Il Presidente ha parlato a tutta la popolazione ma, in particolare il messaggio era diretto, ai 170 mila  funzionari centrali, locali e militari. Xi ha detto, tra l’altro:” L’epidemia da coronavirus è la più grande emergenza sanitaria, mai avvenuta in Cina. Il Presidente ha riconosciuto  che ci sono state lacune nella risposta al virus. E che ” l’epidemia – ha proseguito Xi Jinping – avrà inevitabilmente un grande impatto  sull’economia e sulla società, ma gli effetti saranno di breve durata e controllabili.”. Infine, il Presidente cinese  ha annunciato che  saranno prese le necessarie misure, come il taglio fiscale, alle piccole e medie industrie” . Il Presidente ha chiaramente cercato di di tentare di far superare, questo momento di pesanti difficoltà che sta vivendo il suo popolo, che aveva toccato Pil da primati, in più anni consecutivi, con una crescita esponenziale, sia pure affrontata con non pochi sacrifici. Una crescita stimata anche per questo anno ,al 6% ,contro quello dell’UE dello ” zero virgola”. L’epidemia rischia  di provocare una una crisi pesantissima, anche a livello umano, e il Presidente sta cercando di infondere quello stesso spirito che fa capo a Mao, il grande condottiero, che puntò dritto a cambiare i cinesi per farne popolo coeso con obietti prestabiliti, quasi tutti centrati, con un crescendo al quale solo pochi avevano creduto.

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