La situazione generale del Covid – 19, illustrata dal Capo della Protezione civile Borrelli, potrebbero indicare che sta iniziando la fase discendente. Meno ricoveri in terapia intensiva e nei reparti, tanto che nei negli ospedali si comincia a re spirare e, le direzioni sanitarie, sono impegnate a come assistere al meglio tutti i malati e non solo quelli contagiati. I dati sono questi 91.246 i positivi cioè 2.977 più d ieri. In terapia intensiva 3.977 meno 17 nei confronti di 24 ore fa.28.949 con sintomi quindi in ospedale ma 61 meno di ieri. 58.320 positivi inviati al loro domicilio per la quarantena, ammesso che la facciano, ed i decessi 525 il numero più basso dal 19 marzo scorso. Il quadro generale non è negativo e sarebbe, certamente migliore se tutti avessero osservato, scrupolosamente, di rimanere a casa, senza furberie. Una furberia stupida che andrebbe punita molto più severamente per le ripercussioni che ha nei confronti degli italiani che, onestamente, seguono i consigli del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. Ma giungono, come ogni sera, notizie sull’andamento della Pandemia e poco o nulla sul fronte, molto importate, di come superare la pesantissima crisi economica che si palesa, ogni giorno più, complicata. I rinvii non dicono nulla di buono,anche se martedì, al di là di quello che dichiara la Presidente della Commissione Europea, von der Leyen, schierata a favore di forti investimenti per la ripresa, conosceremo la verità sulla posizione della Germania, Olanda e dei piccoli Paesi “satelliti”, del governo tedesco, situati nel Nord Europa. Oggi altra giornata di lavoro con il Premier Conte. Intorno al tavolo, anche il presidente della Cassa Depositi e Prestiti e il ministro per l’Economia, Gualtieri. Stanno cercando di ottenere, il massimo dalle banche e da altre istituzioni finanziarie ma, per l’entità degli interventi, appare più che evidente la necessità che l’Unione Europea capisca. I sindacati sono stati chiari: prima salvaguardare i diritti dei lavoratori, poi quelle delle Pmi senza lasciare da parte, l’agricoltura che è in piena stagione dei raccolti, il commercio che oltre ai fitti deve riacquistare i prodotti alimentari e quindi garantire i fornitori. Sulla scacchiera, non può essere lasciato alcun settore: non sono pochi quanti, in interviste singole, ci hanno detto, chiaro e tondo che non intendono, se non protetti a sufficienza, riaprire i battenti. Molti pensano, per cavarsela la meglio, di fallire. Certamente il governo, come le opposizioni chiamate a collaborare, con idee e per far passare i provvedimenti con speditezza, ben sanno che il tempo a disposizione è risicatissimo per un rilancio economico molto complesso, da una Unione Europea che si è sempre rilevata bifronte. Non è questo il momento di fare la guerra, anche perchè sarebbe inutile e dannosa per tutti ma, nessuno si cali le brache: l’Italia è un Paese che, se ha contratto debiti, li ha sempre onorati e non si vede per quale motivo non dovrebbe farlo ora. Certo gli eurobond sono utili, per una nazione che paga ottimi interessi, ogni scadenza. Si ha le netta sensazione che si giunti alla fine, di una parte della storia dell’Unione Europea: o è solidale oppure inizierà quel declino, sul piano della credibilità internazionale e tra gli Stati membri,, peraltro previsto da molti economisti. L’egoismo non paga e porta dritti al nazionalismo.
Roma – Scontro Fontana – Sala su mascherine. :” Noi tre nursini in una camera. Beato chi ha casa…”
Il governatore della Lombardia Fontana ha firmato l’ordinanza: da oggi chi vuole circolare, per ragioni più che giustificate, dovrà essere munito di mascherina che copra bocca e naso. Un’ordinanza che, per come si è sviluppata la Pandemia in una regione così importante, doveva essere presa da tempo. Il motivo è semplice: per come si propaga il Covid – 19 e per la devastate situazione che ha provocato, Fontana, doveva emettere l’ordinanza dopo i primi giorni quando, il coronavirus, ha dimostrato tutta la sua forza, nel contagiare ed uccidere. Non era stata emessa nessuna ordinanza ma ora c’è ma è un provvedimento… zoppo. Chi mette in evidenza questa realtà è il sindaco Sala, il quale, ha raccolto una dichiarazione del Capo della Protezione civile Borrelli, il quale, non si sa per quale motivo, ha dichiarato:” Io non la metterò”. Cioè un no che pesa, non poco sull’ordinanza di Fontana. Inoltre sempre il sindaco Sala, torna sull’argomento e sostiene che per obbligare a portarle bisognava pensare anche a chi deve acquistarle ed a che prezzo. Così è scoppiata la “guerra” anche per le mascherine. E va detto, che non si comprende per quale motivo Borrelli ha cercato di affondare l’ordinanza del governatore Fontana, lui Capo della Protezione civile, è un cittadino come altri e se va, in Lombardia, se la deve metterla punto e basta. Inoltre non si capisce per quale ragione, su un argomento di questa delicatezza, è sceso in campo aperto anche il sindaco Sala. E’ possibile che… l’azione del Covid – 19 cominci ad avere effetti, sia pure indiretti, sui vertici delle istituzioni, altrimenti questi interventi, non trovano nessun’altra giustificazione. Infine, il governatore della Toscana Rossi, ha reso noto che firmerà l’ordinanza di uscire di casa, solo per ragioni più che giustificate, indossando le mascherine. Giusto se questo è allo stato delle cose l’unico metodo, oltre alla distanza, di evitare la pericolosa infezione. Oggi, ha scritto una breve ma significativa nota, una signora dell’Umbria che segue la rubrica che viene registrata, ogni mese con Don Fulvio, per significare non la sua ma la situazione in tutte le zone colpite dai diversi terremoti. Ha invitato tutti ad una riflessione. Lei è ristretta in una camera di un albergo, con due figli. La sua casa è crollata con il terremoto che ha devastato Norcia e, da quel giorno è sulla costa. Prima del coronavirus, era riuscita a superare lo shock, anche perchè, sia lei che i figli, vedevano gli amici della loro cittadina anche loro senza tetto: tutto crollato. Pranzavano insieme e, sia pure in un ambiente completamente diverso, erano riusciti a farsene una ragione di quello ch era accaduto in attesa… della ricostruzione che ora, forse, non avverrà più, per mancanza di denaro . La cortese nursina fa una considerazione da brivido:” E’ un fortunato chi deve rimanere in casa sua con la famiglia. Noi dobbiamo dormire, pranzare e cenare, nell’unica stanza, senza poter mettere il naso fuori dalla porta. Non abbiamo che una scusa per camminare: la farmacia. E per andare uno solo facciamo la conta”.
Roma – Francesco celebra Messa da solo. Speranza:”Tuttiincasa”. Ripartenza? Ma come?
Il Santo Sepolcro chiuso, come non accadeva 1390. Papa francesco in San Pietro celebra la Messa della domenica delle Palme, senza fedeli, 9 mila processioni non ci saranno così come i sepolcri nelle chiese, La chiesa di Francesco ha obbedito, come era ovvio, alle decisioni anti contagio dello Stato italiano che, continua a ripetere, con un’intervista al ministro per la Salute Speranza:” la Pandemia non è finita, ci sono solo segnali incoraggianti che la strada imboccata può essere quella giusta, ma niente di più. Se non restiamo in casa, gli ospedali torneranno in affanno per i ricoveri, i contagi ripartiranno unitamente ai decessi. Non ci rimane di attendere – ha detto il ministro Speranza – che gli esperti ci indichino il modo,possibile se c’è, di come convivere con il Covid – 19. Si può aggiungere che il virus è dilagato ovunque nel mondo, meno che in Antartide e che gli Stati hanno affrontato, questa Pandemia, in ordine sparso e con provvedi menti molto diversi tra loro. Era peraltro prevedibile: appartengono a scuole diverse e questa Pandemia, oltre che non essere attesa, è ancora violentissima ed oltre a contagiare, in pochi giorni ben oltre un milione di persone, ha provocato un numero di morti molto superiore al totale denunciato dalle autorità sanitarie. Una pandemia che sta mettendo a tappeto, le economie forti del mondo senza esclusioni, per non parlare di quelle già deboli e che se non ripartono, con aiuti sostanziali, sono molti i Paesi, anche molto quotati, che potrebbero conoscere, non la recessione, ma la depressione. Con molta saggezza, Papa Francesco, ha chiamato cristiani e non, ad una solidarietà, tra esseri umani, e che può partecipare a non far mancare il cibo a nessuno. Alle macerie delle economie ci si potrà confrontare con celerità ma solo dopo il pane. E mentre, governi, parlamenti e mecenati, grandi o piccoli, cercano la strada più rapida per far giungere aiuti per il cibo, altri pensano alla ripartenza che non può più attendere. In questo quadro già abbastanza molto complicato : ricercatori, virologi, infettivologi e fisici nonchè, importanti case farmaceutiche, sono al lavoro in tutto il mondo, per trovare un vaccino, che richiede tempo per l’inoculazione, o altri sistemi che possano bloccare, il Coronavirus per renderlo, se non altro, più debole e meno aggressivo. Da questa Pandemia, l’uomo dovrebbe aver imparato una lezione: su tutto si può risparmiare, a partire dagli armamenti, ma non sulla sanità baluardo insostituibile per proteggere le popolazioni.