Roma – Scontro Fontana – Sala su mascherine. :” Noi tre nursini in una camera. Beato chi ha casa…”

Il governatore della Lombardia Fontana ha firmato l’ordinanza: da oggi chi vuole circolare, per ragioni più che giustificate, dovrà essere munito di mascherina che copra bocca e naso. Un’ordinanza che, per come si è sviluppata la Pandemia in una regione così importante, doveva essere presa da tempo. Il motivo è semplice: per come si propaga il Covid – 19 e per la devastate situazione che ha provocato, Fontana, doveva emettere l’ordinanza dopo i primi giorni quando, il coronavirus, ha dimostrato tutta la sua forza, nel contagiare ed uccidere. Non era stata emessa nessuna ordinanza ma ora c’è ma è un provvedimento… zoppo. Chi mette in evidenza questa realtà è il sindaco Sala, il quale, ha raccolto una dichiarazione del Capo della Protezione civile Borrelli, il quale, non si sa per quale motivo, ha dichiarato:” Io non la metterò”. Cioè un no che pesa, non poco sull’ordinanza di Fontana. Inoltre sempre il sindaco Sala, torna sull’argomento e sostiene che per obbligare a portarle bisognava pensare anche a chi deve acquistarle ed a che prezzo. Così è scoppiata la “guerra” anche per le mascherine. E va detto, che non si comprende per quale motivo Borrelli ha cercato di affondare l’ordinanza del governatore Fontana, lui Capo della Protezione civile, è un cittadino come altri e se va, in Lombardia, se la deve metterla punto e basta. Inoltre non si capisce per quale ragione, su un argomento di questa delicatezza, è sceso in campo aperto anche il sindaco Sala. E’ possibile che… l’azione del Covid – 19 cominci ad avere effetti, sia pure indiretti, sui vertici delle istituzioni, altrimenti questi interventi, non trovano nessun’altra giustificazione. Infine, il governatore della Toscana Rossi, ha reso noto che firmerà l’ordinanza di uscire di casa, solo per ragioni più che giustificate, indossando le mascherine. Giusto se questo è allo stato delle cose l’unico metodo, oltre alla distanza, di evitare la pericolosa infezione. Oggi, ha scritto una breve ma significativa nota, una signora dell’Umbria che segue la rubrica che viene registrata, ogni mese con Don Fulvio, per significare non la sua ma la situazione in tutte le zone colpite dai diversi terremoti. Ha invitato tutti ad una riflessione. Lei è ristretta in una camera di un albergo, con due figli. La sua casa è crollata con il terremoto che ha devastato Norcia e, da quel giorno è sulla costa. Prima del coronavirus, era riuscita a superare lo shock, anche perchè, sia lei che i figli, vedevano gli amici della loro cittadina anche loro senza tetto: tutto crollato. Pranzavano insieme e, sia pure in un ambiente completamente diverso, erano riusciti a farsene una ragione di quello ch era accaduto in attesa… della ricostruzione che ora, forse, non avverrà più, per mancanza di denaro . La cortese nursina fa una considerazione da brivido:” E’ un fortunato chi deve rimanere in casa sua con la famiglia. Noi dobbiamo dormire, pranzare e cenare, nell’unica stanza, senza poter mettere il naso fuori dalla porta. Non abbiamo che una scusa per camminare: la farmacia. E per andare uno solo facciamo la conta”.

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