Parigi – L’ex Presidente Sarkozy a processo per corruzione

L’ex  presidente della Francia, Nicolas Sarkozy, verrà processato per i sospetti di corruzione, di un alto magistrato della Corte di Cassazione , Gilbert Azibert. Le accuse riguardano le intercettazioni telefoniche. Si è giunti al processo dopo la bocciatura, degli ultimi ricorsi, da parte della Giustizia. E’ la prima volta, nella storia della V Repubblica, che un ex presidente dovrà sedere sul banco degli imputati, manco a dirlo, per corruzione. Sarkozy è stato un presidente, molto chiacchierato per un mandato che è ancora sotto la lente d’ingrandimento della magistratura, per una serie di reati che vanno ancora provati. Comunque sia, Sarkò non ha lasciato un buon ricordo, nel popolo francese, che lo ha bocciato politicamente per una serie d’indagini in parte terminati ed altri in corso. La Repubblica francese sta attraversando un periodo molto difficile: la discesa in campo dei Gilet Gialli, è stato un movimento di popolo che non può essere dimenticato, per le motivazioni che sono alla base di richieste più che giuste. Le azioni di  guerriglia urbana, fin dentro il cuore di Parigi dovrebbero far pensare al governo e al Presidente cosa fare per ottenere un assenso alla vita della Repubblica indispensabile perchè sopravviva se stessa. Il popolo francese del ceto medio e basso soffre molto, così come chi vive nelle estreme periferie dei grandi centri. Si ha la netta sensazione, per le notizie riportate dalla stampa transalpina, che si è creata una frattura, molto netta e profonda, tra governo e Presidente Macron, è quella massa, molto consistente di popolazione che o è scesa in piazza, oppure ha appeso il simbolo del malcontento, agli specchietti delle auto,  balconi e finestre. Un malcontento diffuso in tutto il Paese, capitale compresa. Sarkozy a  giudizio per corruzione e Macron che non ha compreso il malessere del suo popolo. La Francia sta messa male ed è un problema, non solo francese ma dI tutta la comunità europea. Non capirlo, da parte dell’Unione Europea, è come mettere la testa sotto la sabbia.

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