Parigi – Sesto sabato: capitale a soqquadro. Gilet Gialli in azione

La Francia a soqquadro nel sesto sabato consecutivo per la rivolta dei Gilet Gialli, indisponibili a mollare nella prova di forza con il Presidente Macron. Le concessioni offerte, dall’inquilino dell’Eliseo, sono state considerate davvero poche e mortificanti, dopo una valutazione a più voci, visto che un campo ” supremo” non c’è. Oggi, i blocchi stradali e gli scontri con la polizia si sono ripetuti. E si sono verificati  a Parigi nei pressi dell’Hotel De Ville, dove i Gilet  Gialli hanno incendiato, cassonetti  dell’immondizia, per poi scagliarli contro la polizia. la gendarmeria ha utilizzato, in grande quantità, gas lacrimogeni.  Scontri anche a Montmartre zona degli artisti, Champs  – Elysees e Place de la Concorde. La polizia si è arroccata nei pressi dell’Eliseo e di Palazzo Matignon, sede del governo. Intanto c’è stata la decima vittima dei blocchi stradali avvenuta, la notte scorsa,  a Perpignan dove, un’automobilista ha tamponato violentemente, un camion fermo, all’ingresso dell’autostrada. I blocchi non si contano più e tra i più significativi: traforo del Monte Bianco e l’autostrada a Sud di Lione. Il Presidente Macron deve scendere dal suo piedistallo e trattare con i Gilet  Gialli, che non sono solo quelli in strada, a battersi con la polizia o a creare blocchi stradali selvaggi, per poi sparire nel nulla. I francesi, per dimostrare partecipazione, ogni giorno attaccano i loro Gilet Gialli, ai tergicristallo o agli sportelli delle auto. Il Presidente eletto con il 60% dei voti non ha più quella forza tanto che l’indice di  gradimento è precipitato, poco sopra il 15%, deve riuscire a varare riforme vere. I francesi hanno scritto, pagine di storia molto importanti per tutta l’umanità e se si battono, con tanta convinzione è perchè, il loro stato sociale, è ritenuto inaccettabile. Il Presidente Macron è chiamato a capire altrimenti il problema potrebbe non fermarsi solo agli scontri con la polizia.

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