Roma – Cdm Bilancio ad alta tensione tra M5S e Lega

La manovra economica sta evidenziando, incrinature importanti, tra M5S e Lega, tutte da interpreatare. Dopo tensioni e assenze dei ministri Di Maio e Salvini al vertice per discutere il dl sulla pace fiscale ed altro in serata c’è stato, un riavcinamento, delle posizioni. I due vice premier non hanno potuto nascondere nulla. Salvini ha rammentato al collega Di Maio che il dl è stato previsto nel contratto di governare insieme. Ma Fonti vicine a Di Maio hanno significao che una cosa” è – come scritto nell’accordo – aiutare cittadini in difficoltà, nelle grinfie di Equitalia, ed un’altra – non scritta in nessun accordo – strizzare l’occhio ai capitali oc culti o a grandi evasori “. Il Premier Conte è intervenuto per far tornare alla ragione i due vice. La manovra va approvata dal Cdm con sollecitudine ma non è detto – come viene affermato –  che il documento  di Bi lancio va trasmsso all’U, entro le 24 di que sta sera. Non è la prima volta che gli Stati tardino nel trasmetterlo, Italia compresa, in quanto non è scritto ” entro e non oltre le 24 del 15 ottobre”, ma la data è soltanto in dicativa. Non è infatti un caso che, fino alle 22 di questa sera, solo quatro Stati avevano trasmesso il documento di Bilancio. Comunque il Premier Conte ha insistito per trovare un accordo e per evitare di far giunge re a Bruxelles, una bozza di Bilancio, rendendo molto complicata la posizione italiana. L’accordo per quanto filtrato, oltre le mura di Palazzo Chigi, prevede tra l’altro: le percentuali del pregresso, saranno variabili, e sanabili solo se faranno parte, di denunce dei redditi, regolarmente presentate. Sarà recuperato un miliardo, dalle pensioni d’oro in un triennio, per somme erogate, a circa 40 mila persone, che incasano, ogni me se somme non rispondenti ai versamenti previdenziali. Inoltre è previsto l’arresto dell’evasore, oltre il tetto massimo, di 100 mila euro. Sono previste altre misure ma non ancora focalizzate e quindi indefinite. Il Presidente del Consiglio europeo, Tajani, ha sottolineato che si tratta di una manovra che impoveri à gli italiani e che non servirà a creare lavoro. Infine, ufficiosamente si è appreso che, il Reddito di Cittadinanza inizierà prima della riforma della Fornero, in funzionesolo tra febbraio e marzo del prossimo anno. Il segretario el Pd, Martina, ha afffermato:” Nel governo si stanno scannando ma incredibilmente stanno sostenen do evasori fiscali e il lavoro nero. Ingiustizie che saranno analizzate dal popolo”.

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