Roma – Cdm:” Stop lentocrazia”. ” Codice Rosso” contro le violenze

Bene così. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il ” Codice Rosso” che regolamenta il comportamento, di magistratura e forze dell’ordine, in caso di denunce riferite a : violenza sulle donne. Il ddl porta le firme dei ministri, per la Giustizia Alfonso Bonafede e della Pubblica Amministrazione,  Giulia Bongiorno. I casi contemplati: maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate. Infine il Pm dovrà ascoltare la vittima, entro tre giorni, dalla denuncia. Il Premier Conte ha dichiarato:” Per noi contrastare la violenza domestica  e di genere è un’azione che va qualificata con il Codice Rosso, così come avviene nel mondo della Sanità per i casi urgenti”. Il ministro Bonafede, a sua volta, ha precisato:” La semplicità della legge è la forza di questa legge”. Questi i punti qualificanti del ddl: immediato intervento del pm, al massimo entro tre giorni, deve ascoltare la vittima; la polizia giudiziaria deve svolgere, con priorità assoluta le indagini; le forze dell’ordine: polizia, carabinieri e polizia penitenziaria dovranno frequentare dei corsi di formazione per essere in grado di individuare, i reati, denunciati dalla vittima. Non c’è dubbio che, alla luce di quello che si sta verificando, molto lontano dalla nostra cultura, questo Codice Rosso fornirà maggiore forza alla vittima, in quanto potrà contare su interventi rapidi così come appariva necessario. Per questi reati sono saltati, i tempi biblici della magistratura ed indagini che si prolungavano in un tempo, spesso infinito. Il governo, ha approvato il Codice Rosso, perchè ha valutato urgente difendere le vittime con interventi rapidissimi. Una giusta reazione davanti al dilagare di violenze inaccettabili da una società civile. Ora tocca al Parlamento imprimere, la massima priorità al ddl per consegnare alle vittime, un’arma importante.” denuncia – intervento” in “tempo reale”.

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