Roma – Di Battista sfida Salvini:” Basta con Tav torni dal cavaliere”

La Torino – Lione è diventata una pietra d’inciampo per il governo giallo – verde. La dura polemica, tra Salvini e Di Maio, è stata caratterizzata dal, leader della Lega, che ha affermato:” Con qualche correzione e conseguenti risparmi la Torino – Lione si può fare. Costerebbe di più che non farla. Si tratta di far salire le nostre merci – ha proseguito Salvini – sui treni che transiteranno, lungo i Paesi al di là delle Alpi. Abbiamo bisogno di grandi infrastrutture: porti, aeroporti, ferrovie, strade e autostrade chi è contro, lo sviluppo del Paese, vuole affossarlo. Noi della Lega siamo e saremo sempre per le grandi infrastrutture”. Il ministro di Maio, capo politico del Movimento, ha affermato a sua volta:” Fin che noi saremo al governo la Tav Torino -Lione non si farà. Dietro questa sigla si nascondono affari molto importanti e non tutti alla luce del Sole” Due discorsi fatti in campagna elettorale, per le regionali si vota a fine della prossima settimana e le politiche, sono ormai sono dietro l’angolo. C’è solo il tempo, di far partire le due riforme bandiera: Il reddito di cittadinanza, voluto dal M5S e, il superamento della Legge Fornero, cioè il pensionamento anticipato voluto dalla Lega. Ma attenzione, nella polemica, alle volte anche dura, Salvini e Di Maio hanno finito per trovare un’intesa, che andasse bene, a tutte e due le forze politiche. Da questa sera la musica è cambiata. Sulla Tav è intervenuto a piedi uniti Di Battista, con una frase che non sarà facilmente digerita da Salvini come dalla Lega. “Dibba” ha detto testualmente:” Basta Tav Salvini torni pure dal cavaliere”. Un attacco sprezzante che rompe un equilibrio, precario, ma che ha retto situazioni più difficili. Di Battista evidentemente non conosce Salvini, il rozzo ministro dell’oltre Po è riuscito, nell’arco di un tempo brevissimo, a portare la Lega, alle elezioni di marzo al 17% ed ora, dai sondaggisti è dato tra il 35 e il 36%, quote da capogiro che, se fossero confermate dalle schede, potrebbe andare ad elezioni, dopo le europee e formare il governo, con Forza Italia e Fratelli ‘Italia, con una maggioranza di tutto rilievo. E Salvini è capace, davanti all’affronto di Di Battista, di andare allo scontro quando vuole, visto che i sondaggi danno, il M5S in calo rispetto alle politiche del 4 marzo, di 5 – 6 punti percentuali. Attenti alle parole, il leghista gioca di fioretto, non solo con il M5S ma anche con partiti europei. Con gli equilibri in frantumi è capace di battersi con l’ascia, visto il suo carattere irruento e poco diplomatico. Vedremo quello che accadrà, non tanto sulla Tav, quando sulla frase ” Salvini torni dal cavaliere”. Intervento pesantissimo che Di Maio, non si è mai sognato di pronunciare. Senza la Lega, questo forse ” Dibba” non lo sa o conosce questa realtà molto bene: il Movimento rischia di rimanere, con tutte le sue idee, all’opposizione in eterno.

Lascia una risposta