Di Maio e Salvini non possono fallire, se tornano indietro e non formano il governo, politicamente sono finiti. In pole come premier un nome sul quale convergono Movimento e Lega. Si tratta di Giuseppe Conte, un fiorentino, avvocato, docente di Diritto Privato e membro del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa. Inoltre aumentano le conferme ufficiose, da fonti accredi tate per alcuni ministri: Giampaolo Massolo agli Esteri, Luigi Di Maio allo viluppo Economico accorpato al Lavoro e Matteo Salvini agli interni. Su tutti non ci sono smentite da parte delle forze di maggioranza. Il fatto certo è che i due leader, del M5S e della Lega non dovranno più discutere nulla: il contratto è stato firmato e l’accordo si estende fino al premier e ministri. Insomma, Presi dente della Repubblica permettendo, si andrebbe verso un governo giallo verde che preoccupa molto, l’Unione europea e gli alleati d’oltreoceano. In effetti è una novità, che forze non alleate ma alternative, convergano per un esecutivo, pur restando su posizioni politiche contrapposte. Se l’esperimento inizierà ed andrà avanti ci saranno delle novità sui problemi più importanti che il Paese deve affrontare. Verranno indetti dei referendum e sarà il popolo a dare indicazioni a governo e Parlamento. Il cambiamento sarebbe radicale ed in un certo senso discutibile visto l’orientamento della popolazione a protendere, più per il no a tutto che per il sì.