Roma – Fiato sul collo di Di Maio. Salvini a vele spiegate

Il ministro Di Maio, capo della politica del M5S, non poteva fare diversamente per evitare, di mettere la testa sul ceppo e farsi ghigliottinare. Così, dopo il rinvio di un anno della prescrizione, con una nuova legge sul penale approvata, ha dichiarato :” Il governo M5S – Lega è stabile. I dibattiti accesi sono una nuova dinamica sotto controllo. Sui dissidenti sul voto favorevole sulla sicurezza decideranno i probiviri. Personalmente sono pienamente soddisfatto su quanto deciso sull’introduzione della prescrizione”. Fino ad oggi: ladri, farabutti, corrotti e corruttori – ha ripetuto Di Maio in più interviste negli ultimi tre giorni – hanno ottenuto, con la prescrizione, l’impunità. Ora non è più così è iniziato il conto dei giorni per bloccare, questa incredibile forma di assoluzione, sin dal primo grado del processo. Intanto la Lega incalza:” Sanatoria anche per Imu e Tasi, altri condoni, che hanno fatto lievitare il fronte contro il Ddl voluto da Salvini. E il ministro dell’Interno, pur dichiarando che l’iniziativa di Pillon è personale non della Lega, apre un altro fronte sull’affido condiviso. Domani in piazza anche le presidenti delle commissioni regionali Pari Opportunità. La confusione aumenta ma, tutti i parlamentari, particolarmente quelli di maggioranza, sanno che una crisi è impossibile, prima dell’approvazione del Bilancio e delle elezioni europee. Ma, appare sempre più evidente che, le posizioni di Di Maio e Salvini, sono sempre più distanti davanti ai tanti problemi da affrontare. Il Movimento non può capitolare su tutto e la Lega non può perdere il prima con il centrodestra, in attesa che rientri il figliol prodigo.

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