Roma – Governo troppo indeciso. Aumenta l’ansia degli italiani

Il governo in carica sta generando troppa confusione, per un popolo, che avrebbe bisogno di stare un pò in tranquillità. Crisi, austerità, ripresa fiacca, quanto si vuole, ma c’è. Premier, vice e ministri fanno a gara a cercare soluzioni, ai tanti problemi non solo economici, che da decenni vengono, consegnati come il “testimone”, nella staffetta. Il ministro per l’Economia Tria, indirettamente, ha fatto filtrare all’esterno del suo ministero notizie su un aumento, controllato dell’Iva o sugli 80 euro, concessi dal governo Renzi, che sarebbero ritenuti anticipi sulle tasse. Apriti cielo: Salvini e Di Maio che sanno fare politica ma non quella econo mica, hanno detto al loro collega Tria:” Nemmeno per sogno, pensane un’altra oppure dimettiti”. La parole, non sono proprio queste, ma il significato sì.  Il premier Conte medita come mettere pace tra ministri, Ma chi rappresenta, Lega e M5S, non vuole mettere le mani nelle tasche degli italiani, in quanto sanno, che pagherebbero un prezzo politico altissimo. Inoltre, dai governanti in carica, c’è una gara a cancellare quello che è stato fatto, anche di buono, da quello di cs battuto alle elezioni. Uno sbaglio: i governanti dovrebbero confermare, tutto fatto positivamente e riformare ciò che invece è stato sbagliato. Ed invece: il successo di  Franceschini, per Musei gratis la domenica? Cosa orrenda da eliminare. Gli 80 euro concessi da Renzi, non utilizzati dagli italiani per essere spesi, Tria pensa di toglierli per trasformarli in qualcosa tutta da verifica re. Così tutti gli altri problemi: l’Ilva, trattata da Calenda, che non è l’ultimo arrivato non si sa che fine farà; la Tav Torino – Lione con l’ok di Delrio, cioè un uomo che ha meritato la stima, di buona parte del popolo sospesa? Bò; soldi per il ” salvataggio” delle periferie, tolti e ridati da Di Maio, senza problemi giuridici; porti chiusi per immigrati clandestini, per l’impegno di Salvini, salutato con soddisfazione dagli italiani, non razzisti, ma spaventati dall’Ue, sorda e cieca; Tap, giunta sulle coste pugliesi, con il cantiere fermo, per un’opposizione subita. Nessuno però pensa a sbloccare, lavori per decine di miliardi, fermi tra TAR e Consi glio di Stato. L’esecutivo, M5S – Lega, deve trovare il denaro per le riforme promesse e vedremo dove taglieranno. Ma quello che è indecifrabile è il “no” convinto a tutto ciò di cui l’Italia ha bisogno: dal gas alla Tav, che poi non sia nel Nord ma si faccia a Sud, è un scelta politica. Un “no” detto da Roma alle Olimpiadi e ripetuto, con diversa tonalità, dall’Appendino per le invernali. Per non parlare, della riforma della Fornero che vede in ansiosa attesa, milioni di lavoratori. Ecco, tutto questo ” deciso” per cancellare Renzi o “indeciso” pesa, terribilmente sul governo Conte che alla vigilia di ferie, peraltro cortissime, darà una ghiotta possi bilità alle opposizioni per affermare:” Questo è il cambiamento? Pentitevi !”.

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