Roma – L’ A24 e A25 pericolose? Si chiudano oppure si taccia!

Questa storia delle autostrade A 24 e A 25 deve trovare una soluzione immediata, tanto da evitare che si verifichi, un altro disastro, tipo Genova. La Procura dell’Aquila ha aperto un fascicolo dopo il distacco di pez zi di calcestruzzo da un viadotto. Ma questo problema non può essere delegato alla giustizia ma, a persone responsabili, per quello che dicono o fanno. Il ministro alle Infrastrutture, Toninelli, sulla base dei sopral luoghi affettuati, dai tecnici del Mit, ha riaffermato:” Le due autostrade sono staticamente pericolose: vanno “curati” i viadotti e le gallerie. Intanto che i lavori saranno eseguiti occorre limitare o proibire il transito dei mezsi pesanti sui viadotti, chiudendo le tratte più pericolose, oppure regolare il traffico tanto che i camion passino, uno per volta, sulle campate ritenute non sicure”. La società Strada dei Parchi risponde:” Non c’è alcun pericolo, dateci soldi e tempo, e sistemeremo tutto. Non c’è bisogno, di limitare o proibire il passaggio, ai mezzi più pesanti”. Ma il ministro, Toninelli, non si ferma nel lanciare l’allarme e va oltre:” Per la concessione nulla di deciso, si vedrà cosa fare, insieme ad altri provvedimenti che riguardano tutte le infrastrutture”. A questo punto la Strada dei Parchi, che ha la concessione sull’A 24 e A 25, rimane interdetta: co sa dobbiamo fare rimettere tutto a nuovo, per poi semmai cedere le infrastrutture, all’Anas o altra società pubblica? Non c’è chiarezza, ma intanto aumenta l’allarme tra l’utenza che si sposta, sulle autostrade da Ro ma verso l’Abruzzo e viceversa. Persino le società di trasporto pubblico che congiungono, con rilevante frequenza, gli abruzzesi con l’aerporto di  Fiumicino, stanno accusando una diminuzione di passeggeri che, da vanti a certi pericoli, stanno rivalutando la vecchia linea ferroviaria Pescara – Roma, che impiega molto tempo, ma garantisce maggiore sicurezza. Chi l’avrebbe mai pensato? C’era chi, negli anni precedenti, era del parere di smantellare la strada ferrata, ormai stravecchia e non più in grado, per i tempi di percorrenza di ” traghettare” passeggeri tra l’Adriatico e il Tirreno. Le due autostrade sono importantissime per essere ” de classate” per un pericolo, quotidanamente ripetuto, dal ministro alle Infrastrutture. Si decida cosa fare, ma non l’uno contro l’altro armato, ma collaborando per garantir,e una viabilità sicura, senza nessun dubbio. La stagione invernale è alle porte: per raggiungere i campi da sci da Roma occcorre trasitare sull’A24. E quella estiva inizia solo tra sette mesi. Se alle agenzie si danno notizie incerte sulla sicurezza, l’Abruzzo sarà tagliato fuor,i da una voce importante, del Pil regionale. Chi si diletta oggi nel non decidere cosa fare, con urgenza, sappia che i danni prodotti saranno rilevanti.

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