Roma – La parola al Presidente Mattarella. Il Pd spariglia lo stallo

Il duetto Di Maio – Salvini ha fatto il suo tempo. Non è possibile, ripetere le stesse cose, dal risultato elettorale fino ad oggi. La pubblica opinione, generalmente intesa, vuole che l’Italia abbia un governo per affrontare i problemi nazionali e quelli dell’Unione Europea da riformare. Nello stallo, tra M5S e coalizione Cd si è inserito, non a caso, il Pd per dimostrare che non è sull’aventino ma potrebbe essere disponibile a partecipare, sia pure con un appoggio esterno, alla formazione del governo. Martina ha lanciato tre problemi da risolvere: povertà, lavoro e famiglia. Il M5S, con i capi gruppo a Camera e Senato, Toninelli e Grillo, hanno colto la palla al balzo per affermare: ” Tre proposte ottime per l’analisi del programma che i nostri esperti stanno redigendo”. Ma Martina ha su bito affermato:” Nessuno strumentalizzi. Noi crediamo che l’Italia abbia urgenza di affrontare questi problemi e non è un’apertura verso nessuno”. Intanto, il M5S e il centrodestra, si attendono un intervento del Quirinale che ha più strade da percorrere per muovere, le acque stagnanti, tra i “vincitori”. Se il Capo dello Stato segue lo schema di incaricare, come esploratore, un eletto, non può che chiamare al Colle la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, rappresentante del centrodestra che parte dal 37%. Ma il Presidente può incaricare anche una personalità del mon do della cultura e non un politico. Tutti aspettano la mossa di Mattarella per indurre le forze politiche a comprendere che, con il sistema elettorale attuale, devono governare insieme più partiti sia pure per un esecutivo che si ponga, un programma limitato, e la modifica del ” Rosatellum”. Intanto Di Maio continua i suoi incontri così come Salvini, aspetta con ansia il risultato favorevole delle regionali, in Friuli e Molise, per trattare da una posizione di forza. Il Pd in campo aperto: difficilissimo con il M5S sia per la risicatissima maggioranza, chiamata a sostenere il governo e sia per il gruppo di Renzi che non vede l’ora di… affondare un esecutivo a guida 5S dopo le offese sofferte. Pd – centrodestra? Operazione ancora più complessa visto che Salvini, ogni giorno ripete, per farlo capire a Berlusconi:” Mai con chi ha approvato la Fornero”. Certo una figura terza, come viene definita, che non sia politicamente targata potrebbe aprire la strada ad un governo “a più voci”. Ed è vero, quello che ha affermato Beppe Grillo:” Almeno uno su dieci degli eletti dal Movimento tradiranno”. Una percentuale molto più bassa di chi vuole evitare nuove elezioni e punta a sostenere un governo di legislatura. In questa settimana, o entro 48 ore, ci saranno novità che potranno non piacere ai ” vincitori”. M5S e centrodestra hanno ottenuto ottimi risultati che si rassomigliano tanto alla vittoria di Pirro!

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