Roma – Landini neo segretario CGIL è già in guerra con il governo

Camusso a casa dopo otto anni, prima donna, a ricoprire la carica di segretaria generale della Cgil. Al suo posto con il 92,7% dei voti sale Landini ” il combattente” della Fiom che ora ha in mano, l’intero sindacato, che vuole unitario per avere più forza. Il nuovo leader del sindacato più numeroso d’Italia, il 9 febbraio, nella manifestazione già indetta a Roma, vuole la piazza stracolma per dimostrare unità e certezza nell’affermazione dei diritti dei lavoratori. Nel suo primo discorso ha dichiarato guerra al governo Conte, ancor prima di incontrare premier e ministri: gli è bastato il programma varato che ha giudicato inefficace per lo sviluppo, posti di lavoro e garanzie per  chi lavora e portare la pagnotta a casa. Landini, il 9 febbraio vuole sferrare un pugno nello stomaco del  governo italiano, con l’intento di cambiare i connotati al reddito di cittadinanza e a quota 100. Il neo leader della CGIL lo ha detto con forza, ed il piglio dell’eterno combattente, che non tratta ma che vuole ottenere: ” Questo governo ha sbagliato tutto non c’è sviluppo e non c’è quindi futuro per posti di lavoro. Per il governo Giallo – Verde inizia, un periodo di navigazione difficile, se anche gli altri sindacati lo seguiranno. Inoltre non si è fermato, così come ha sempre fatto:” Mai con Manduro. La Cgil non è ma stata con dittatori sanguinari, non lo ha fatto ieri e non lo farà domani. Molto attenta alle parole di Landini, i segretari degli altri sindacati. L’uomo che viene dalla Fiom non ama trattare a lungo ma vuole ottenere subito risultati positivi. Prima si doveva battere con industriali ora, lo ha detto subito, lo farà con i governi in difesa del lavoro, problema che ha già messo al centro, della sua azione: 2019  2227. Chi lo conosce bene imparerà presto a capire che alle sue ragioni, unisce un’irruenza che garantisce chi lo segue e nel sindaco faccia le valige chi si è è abituato a tirare a campare.

Lascia una risposta