Roma – M5S e Pd verso un accordo “neutro” per le regionali umbre

La politica, tra M5S e Pd può avviarsi, ad una svolta decisiva. Le due forze politiche potrebbero perdere la loro identità, mantenuta fino ad oggi, a partire dalle elezioni regionali che si terranno in Umbria, il 27 del prossimo mese. Il capo politico del M5S ha fatto una mossa impensabile, fino a poche ore fa, se si considera che nel progetto di, Beppe Grillo, il Movimento avrebbe dovuto can cellare i partiti tradizionali che hanno governato malissimo e fagocitato l’Italia. Ed invece Di Maio afferma:” Per rigenerare il patto di fiducia tra cittadini, istituzioni e forze politiche, di buon senso, facciano un passo indietro ( cioè riconoscano il loro fallimento ) e lascino spazio ad una Giunta regionale civica, che noi saremmo disposi a sostenere, esclusivamente con la nostra presenza in Consiglio, senza pretendere assessorati o incarichi, a patto che chi ci sta, faccia lo stesso”. La proposta Di Maio per l’Umbria  – ha precisato ancora il ministro per gli Esteri – per chiarire:” Ognuno correrà per conto suo a sostegno di un governatore civico, che sia fuori dai partiti ma metta in atto, un programma comune, deciso per la campagna elettorale. Il segretario del Pd, Zingaretti, ha risposto con una nota estremamente favorevole. ” Anche in Umbria il confronto può andare avanti. Ci sono tutte le condizioni, per un processo nuovo che valorizzi la qualità, e metta al centro il  lavoro, la sostenibilità e il bene dei cittadini”. La realtà è un’altra. Il centrodestra in Umbria, dove c’è stato uno scandalo macro nella Sanità che ha costretto a dimissioni,  la governatrice del Pd, ed ha squassato il partito di Zingaretti, sa che può perdere le elezioni e vuole corre ai ripari. Perdere in Umbria, contro il centrodestra, sarebbe uno smacco che rilancerebbe Salvini,  da poco uscito di scena. Ed inoltre, è noto che il M5S non è radicato sul territorio e, di conseguenza potrebbe prendere solo voti ad una cifra, secondo le valutazioni dei sondaggi, con una figura, molto magra, come partito di governo. Le due forze Pd e M5S puntano, qualora il progetto sarà approvato e diventerà esecutivo, ad ottenere un risultato utile per cambiare la politica delle contrapposizioni. Non si riesce ad immaginare come si comporteranno i ” compagni” umbri, di vecchia data, di fare una campagna per un governatore, senza essere di sinistra mentre, è più facile questa soluzione per Di Maio, per  confrontarsi con la sua base visto che il Pd, affronterebbe la campagna per eleggere un governatore civico, cioè per intenderci un nuovo “Conte” non iscritto a nessun partito e… a digiuno di politica.

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