Roma – Renzi al Senato dura reprimenda contro magistrati che debordano

L’ex premier, Matteo Renzi, a valanga in Senato, per chiarire un aspetto fondamentale della vita politica e democratica contro il giustizialismo ha così esordito:” Non affidiamo  ai pm la titolarità dell’azione politica. La magistratura preten de di cosa sia un partito e cosa no. E se ai pm affidiamo, non già la titolarità dell’azione penale ma quella politica, quest’ Aula fa un passo indietro per pavidità  e lascia, alla magistratura la scelta di cosa è politica e cosa non lo è”. Una puntualizzazione che ha il chiaro riferimento alla vicenda che riguarda la Fondazione Open dove c’è stata, ( ed è così ) una sistematica violazione del segreto d’ufficio, su vicende personali, del solito discorso  sul finanziamento ai partiti. “Questo non è uno Stato di diritto – ha precisato Renzi – ma siamo alla barbarie”. Il leader di Italia viva ha proseguito con la sua solita foga:” Avere rispetto di coloro che hanno perso la vita per adempiere al loro dovere ci impone di inchinarci  davanti a queste storie. Ma chi oggi  volesse immaginare che questo inchino, diventi debolezza del potere legislativo, diciamo contestateci  per via giudiziaria e sappiano fare una scelta. Da parte nostra ribadiamo un concetto chiaro: Diritto e giustizia sono diversi da giustizialismo”. L’ex Premier ha deciso di affrontare questo problema, molto serio e importante nell’Aula del Senato ed ha fatto bene. I magistrati, o chi per loro, sulla vicenda della Fondazione Open e sulla fuga di notizie che  riguardano Renzi, in prima persona, ci sono delle responsabilità penali che vanno accertate non già, solo su richiesta di chi ha subito un linciaggio mediatico ma, del potere legislativo che, o difende le sue prerogative o finirà per capitolare. Questo non è un problema di lieve momento e va riallacciato, necessariamente, alle riunioni notturne, di magistrati del Csm, per eleggere a capo delle Procure più importanti, magistrati utili per scopi non confessabili. In democrazia il potere è del popolo che elegge i legislatori. Gli altri poteri hanno  compiti e funzioni diverse. E’ tempo che la nostra Costituzione venga difesa davvero senza lasciare spazi a nessun tentativo di stravolgerla.

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