Roma – San Giovanni piena di “Sardine”. Siamo partigiani del 2020!”

Le Sardine hanno riempito Piazza San Giovanni. Il leader, di questo movimento di giovani, Mattia Santori, dal camioncino provvisto di microfono e diffusori ha detto:” Obiettivo raggiunto la piazza è piena”. Questo importante interessamento dei giovani alla politica è critico, verso certa sinistra come lo è nei confronti della politica così come si è dispiegata oggi. Le Sardine, che “pesci non sono, ma persone” hanno cantato ” Bella Ciao” e subito dopo ” l’inno di Mameli”. E tra un ritornello e l’altro, tra applausi non sempre convinti al 100% , Santori ha dettato una specie di catalogo che è all’opposto, di tutti i partiti, oggi sulla scena nazionale. Ecco cosa ha detto:” Via decreto sicurezza”; ” chi è eletto faccia politica nelle sedi proprie  e non stia sempre in campagna elettorale”; ” Chi è ministro  comunichi con i canali istituzionali”; ” La politica sia sempre trasparente nell’uso dei social”; La stampa traduca le informazioni in mes saggi fedeli ai fatti”; ” La violenza  sia esclusa dalla politica, nei toni  e nei contenuti, e la violenza verbale sia equiparata a quella fisica”. Poi gli slogan sui cartelli a forma di sardina:” Roma non abbocca ‘na gioia” e ” Roma non si lega”. I tantissimi giovani presenti alla manifestazione si sono dichiarati, anche per bocca del leader Santori, delusi dall’attuale panorama politico, generalmente intesa, e sono fiduciosi in una rinascita che può venire dal loro impegno. Una moltitudine di giovani che sono contro tutti e che hanno finito per criticare, anche il M5S, che “ci ha provato a muovere le acque della politica ma con troppe proteste e pochi disegni positivi”. Ed infine: Non consentiremo a nessuno di rubarci la ” nostra Europa” e ” l’Italia come la vogliamo noi”. Ai margini della piazza era presente anche l’Anpi interessata, all’entrata in scena di tanti giovani che riempiono le piazze, cantano “Bella Ciao” e difendono la Costituzione. Ma c’è di più, il leader Santori, tra scrosci di applausi ha detto:” Siamo i partigiani del 2020″. Una realtà che comincia a chiarire il dissenso netto, verso gli attuali partiti e i vari governi che si sono succeduti, alla guida della Repubblica. Nessuno ha fatto distinzione tra gli ultimi e i primi esecutivi. La domanda è: cosa faranno i partiti? I giovani non sembrano essere disposti ad essere “risucchiati nel partitismo attuale” chiedono cambiamenti non solo politici ma anche nei comportamenti. E’ qualcosa di molto profondo quello che chiedono: un “pass” per cedere il passo a loro da parte di chi oggi è in politica. Una specie di “rivoluzione culturale non violenta”. Come si indirizzerà? Sono in tanti i politici che stanno tentando di metterci una firma, ma fino ad oggi è stato difficile per tutti. Le Sardine, uomini e donne, tutti giovanissimi,  vogliono spazio ma non nell’attuale panorama politico che li ha profondamente delusi. Allora? Bisogna seguire con attenzione lo sviluppo di un fenomeno importante che non pensa più, allo sballo del sabato sera, ma chiede spazio che li metta in una carreggiata piena di responsabilità, capace però di garantire il loro futuro, in Italia cone nell’Unione Europea.

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