Roma – Sindaci non applicano una legge. Presidente applichi la Costituzione

Sig Presidente salvi la Repubblica. Le leggi le fa il Parlamento, e solo questo organo legislativo, può abrogarle o riformarle e, non esiste nessuno, ai vari livelli di organi locali che possa rifiutarsi di applicarle anche se discutibili. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, cosi come quello di Napoli Luigi De Magistris, non possono, come ufficiali di governo, rifiutarsi di applicare o meno una legge. La nostra Costituzione non lo prevede. Così come il primo cittadino, di Firenze o quello di Parma, non hanno il potere di chiedere delle modifiche ” sostenibili”. Ma c’è di più solo oggi il presidente dell’Anci, Antonio Decaro chiede un tavolo di confronto con il ministro dell’Interno e con il governo in quanto “ci sono  degli aspetti morali di attenzione che chiedono necessarie correzioni”. A m, sia chiaro, non interessa nè Salvini e nè il governo Conte ma la saldezza delle istituzioni, di giorno in giorno messe in discussione, da dichiarazioni incredibili tutte destabilizzanti per il nostro Paese, da sempre ancorato ad una Costituzione che ha garantito tutti, sin dalla sua proclamazione. Ora basta! Il Capo dello Stato è il garante supremo e se c’è un sindaco che non applica una legge commette un reato gravissimo tanto da mandarlo a casa. Appare evidente che, dietro questa levata di scudi, dietro il paravento di problemi morali, i sindaci sono in trincea, sbagliando, in quanto non sbarbatelli, per colpire il governo e la Lega che, a torto o a ragione, ha portato  termine, per me malissimo, deter minate riforme populiste per stravincere la elezioni europee di primavera. Sig. Presidente tocca a lei, più che alla magistratura, mettere in chiaro che nessuno può fare ciò che vuole e che le leggi, una volta vagliate  dal Parlamento e promulgate vanno rispettate punto e basta.

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